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Occhiuto su termovalorizzatore: “noi non paghiamo più per portare i rifiuti fuori”

Calabria

Occhiuto su termovalorizzatore: “noi non paghiamo più per portare i rifiuti fuori”

L’intervento di Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria, ad “Agorá Estate”, su Rai 3: “fa bene il sindaco di Roma Gualtieri ad andare avanti sul termovalorizzatore”

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roberto occhiuto 24

CATANZARO – “In Calabria ho trovato un termovalorizzatore, quello di Gioia Tauro, che appena mi sono insediato aveva due linee che funzionavano male e inquinavano. Ho subito disposto l’ammodernamento di queste linee e il raddoppio del termovalorizzatore, che renderebbe la Calabria autosufficiente“.

“Qualche mese fa, sempre quando mi sono insediato – ha aggiunto Occhiuto intervenendo ad “Agorá Estate” – nella mia Regione si spedivano i rifiuti in Svezia, pagando 320 euro a tonnellata; quindi ho organizzato il sistema, facendo un’Authority unica e riducendo gli ambiti Ato da cinque a uno, e ora noi non paghiamo più nessuno per mandare i rifiuti fuori, ma li stiamo smaltendo nel nostro territorio. Fa bene il sindaco di Roma Gualtieri ad andare avanti sul termovalorizzatore, io però vorrei contare in Calabria anche sull’appoggio della maggioranza di Gualtieri nella Capitale, quindi del Pd, che non sempre è benevola nei confronti delle scelte che faccio sui rifiuti”.

Occhiuto: “al governo chiedo supplemento d’attenzione per Calabria, incentivi per medici che vengono da noi”

“Sulla sanità chiedo al governo un supplemento d’attenzione per la Calabria. La mia è una Regione che è commissariata da 12 anni, per cui sostanzialmente è il governo nazionale ad essersene occupato in questo tempo”.

“La Calabria potrebbe assumere 2mila tra medici e infermieri, ma non riusciamo a farlo perché il sistema sanitario calabrese non è attrattivo. Per questo sto chiedendo al governo di darmi strumenti straordinari. Al momento, carabinieri, poliziotti e magistrati, che vengono a lavorare in Calabria per contrastare la criminalità percepiscono dei vantaggi dal punto di vista economico e di carriera, proprio perché vanno in aree disagiate. Ecco, io mi sto impegnando affinché anche ai medici che vengono a lavorare in Calabria possano essere riconosciuti gli stessi incentivi. Se c’è una Regione dove la sanità è maggiormente disagiata più che nel resto d’Italia, quella è proprio la Calabria”.

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