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In Sila salvato esemplare di Biscia dal collare barrata, era in un fosso di 3 metri

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In Sila salvato esemplare di Biscia dal collare barrata, era in un fosso di 3 metri

La grossa biscia lunga oltre un metro e mezzo è stata recuperata in un fosso di tre metri. Congi, esperto di rettili, ha inteso sensibilizzazione e informare la cittadinanza sull’utilità dei rettili spesso odiati

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SAN GIOVANNI IN FIORE (CS) – Un esemplare adulto femmina di Biscia dal collare barrata (Natrix helvatica) di 166 cm di lunghezza era finito in un fosso profondo circa tre metri, in un terreno agricolo di località Olivaro a San Giovanni in Fiore. Il serpente aveva deposto pure le uova che a causa del forte irraggiamento solare diretto sono state trovate completamente disidratate. È stato un pastore della zona a segnalare all’esperto Gianluca Congi la presenza del rettile che non riusciva ad uscire.

Salvataggio biscia san giovanni Congi G. 1

Congi è intervenuto e con non poche difficoltà ha provveduto tramite una scala, ad accedere nella profonda cavità del terreno al fine di trarre in salvo il serpente che rischiava di morire. Sul fondo del fosso è stato trovato anche un Rospo comune (Bufo bufo), preda ambita dalle bisce. Sia la preda che il predatore sono stati salvati e rilasciati nel loro habitat naturale.

All’ennesimo e provvidenziale intervento di salvataggio attuato da Congi, hanno collaborato due volontarie che si sono prodigate per reperire in brevissimo tempo una scala idonea per poter effettuare il salvataggio, pertanto il ringraziamento va a Lorena Mancina e Marianna Martino. Congi, libero dal servizio che presta in polizia provinciale, è stato contattato dal pastore grazie al fatto che da moltissimi anni lo stesso attua una proficua campagna di sensibilizzazione e informazione nella cittadinanza sull’utilità dei rettili, ingiustamente odiati e perseguitati ma che in molti casi vengono salvati grazie ad una sempre più crescente sensibilità dimostrata dalla popolazione. Nello scorso mese di maggio, in un’altra zona sempre di località Olivaro, erano stati ben cinque i serpenti di questa specie ad essere tratti in salvo poiché finiti in un pozzo.

 

 

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