Segnala una notizia

Hai assistito a un fatto rilevante?
Inviaci il tuo contributo.

Richiedi info
Contattaci

Inchiesta “Breakfast”, revocato l’arresto e il sequestro di beni a Matacena

Calabria

Inchiesta “Breakfast”, revocato l’arresto e il sequestro di beni a Matacena

Il provvedimento è stato adottato dal gip di Reggio Calabria. L’ex parlamentare di Forza Italia: “giustizia dopo tante ingiustizie”

Pubblicato

il

matacena amedeo

REGGIO CALABRIA – Il Gip distrettuale di Reggio Calabria, Vincenza Bellini, con il parere contrario della Dda ha revocato l’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa nell’ambito dell’inchiesta “Breakfast” a carico dell’ex parlamentare di Forza Italia Amedeo Matacena, condannato in via definitiva per concorso esterno in associazione mafiosa.  Il Gip ha accolto l’istanza presentata dai difensori di Matacena, Marco Tullio Martino e Renato Vigna, ed ha anche disposto il dissequestro dei suoi beni.  Matacena da anni vive da rifugiato a Dubai, negli Emirati arabi. Il dissequestro dei beni di Matacena è stato motivato dal Gip dal lungo tempo trascorso dalla data di commissione dei reati contestati all’ex parlamentare e dall’esclusione, in fase cautelare, della contestata aggravante mafiosa.

“Ringrazio mia moglie e i miei avvocati, per il loro impegno; è caduto – dice Matacena all’Ansa – anche l’ultimo sequestro dei miei beni che adesso tornano nella mia disponibilità. Alla fine la verità è venuta a galla. Adesso manca solo la ciliegina sulla torta: la sentenza della Corte Europea e giustizia, dopo tanta ingiustizia, sarà fatta!”.

Nell’ambito dello stesso processo “Breakfast” sono stati arrestati e condannati in primo grado l’ex ministro dell’Interno Claudio Scajola e l’ex moglie di Matacena, Chiara Rizzo. Il giudice Bellini, inoltre, ha ritenuto confermato “il giudizio di gravita indiziaria” nei confronti di Matacena, che, nell’ordinanza di arresto a suo carico, era accusato di intestazione fittizia di beni, con l’aggravante mafiosa. In una nota, l’avvocato Marco Tullio Martino afferma che anche la Procura generale della Corte di Cassazione, in relazione ad un precedente ricorso, aveva chiesto l’annullamento dell’ordinanza di custodia cautelare emessa a carico di Matacena nell’ambito dell’inchiesta “Breakfast”.

Pubblicità .

Categorie

Social

quicosenza

GRATIS
VISUALIZZA