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Assolto 46enne catanzarese, non calunniò postino
CATANZARO – Si e’ concluso con un’assoluzione il processo a carico di Luciano Carpanzano, 64 anni, di Catanzaro, accusato di aver calunniato un postino
denunciandolo per il mancato recapito di una raccomandata, il quale ha chiesto 50.000 euro a titolo di risarcimento dei danni. A stabilirlo, è stato il tribunale di Catanzaro, che ha accolto la tesi dell’avvocato Francesco Rotundo, difensore di Carpanzano, al termine del processo in cui l’uomo che diede il via al
procedimento giudiziario era costituito parte civile con l’avvocato Vittorio Plati’. La vicenda risale all’ottobre del 2007, quando Carpanzano denuncio’ alla Procura il portalettere Costantino Scerbo, accusandolo di falsita’ ideologica in atto pubblico per non avergli consegnato una raccomandata contenente una cartella esattoriale affermando poi che era stato l’utente a non volerla ricevere. Quella denuncia si dimostro’ del tutto infondata – il tutto si chiuse con
un’archiviazione per il postino – , ed anzi, secondo la Procura, Scerbo avrebbe svolto il proprio lavoro con correttezza, e avrebbe detto l’assoluta verita’ poiche’ sarebbe stato proprio Carpanzano a rifiutare la notifica del plico contenente un verbale di accertamento e contestazione di un’infrazione al Codice della strada da parte del Comando di Polizia municipale. Di qui l’accusa di calunnia per l’utente, finito sul banco degli imputati dopo il rinvio a giudizio del 24 marzo 2011, che pero’ e’ completamente caduta.



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