COSENZA – Per diversi giorni il cadavere di Rocco Gioffrè sarebbe rimasto nell’appartamento di Tiziana Mirabelli in via Montegrappa n.7, a due passi dal centro di Cosenza, fino a quando la donna ieri mattina si è recata dai carabinieri di Cosenza accompagnata dal suo avvocato Cristian Cristiano per costituirsi. Ancora tante le zone d’ombra del delitto che, risalirebbe al 14 febbraio scorso, quando la 47enne ha detto agli inquirenti di sarebbe stata aggredita sessualmente nella sua abitazione. Si sarebbe difesa accoltellando a morte il pensionato, suo vicino di casa. Con un coltello da cucina lo ha colpito all’addome e al petto. Tentativi di abusi e liti che, avrebbe riferito la donna, andavano avanti da tempo. I due abitavano entrambi in quel palazzo e si conoscevano da tempo.
Il cadavere di Gioffrè, originario di San Fili, dunque sarebbe rimasto per diversi giorni in casa della donna, fino a quando si è recata dai carabinieri ed ha ammesso di essere l’autrice del delitto. Dall’esame esterno sul cadavere del 75enne ha consentito di confermare che la morte risalirebbe ad almeno a cinque giorni fa ma sul corpo sarà comunque eseguita l’autopsia disposata dal Procuratore capo di Cosenza Mario Spagnuolo. Anche l’arma del delitto, il coltello da cucina, è stato sequestrato dai carabinieri. Intanto Tiziana Mirabelli è rinchiusa nella sezione femminile del carcere di Castrovillari con l’accusa di omicidio aggravato. La figlia di Gioffrè, Giovanna, ha raccontato di non avere notizie del padre da giorni e per questo era preoccupata. Inoltre, avrebbe appreso quanto accaduto dalla presenza dei carabinieri sotto casa del padre segnalata dalla sorella. Il procuratore capo di Cosenza Mario Spagnuolo ha disposto una visita medica sulla Mirabelli alla ricerca di tracce della lite.
La notizia ha fatto il giro della città ed lasciato attoniti tutti quelli che conoscevano Tiziana Mirabelli che lavora per una cooperativa sociale alle dipendenze del Comune di Cosenza. Ma per tutti era un’attivista da sempre attiva al fianco dei più deboli per risoluzione del problema dell’emergenza abitativa. Chi la conosce la descrive come una donna “appassionata, cresciuta in una condizione disagiata, ma impegnata nel sociale e sempre dalla parte dei più deboli”. Nel 2016 si era presentata anche alle elezioni amministrative con la lista «Adesso Cosenza» ottenendo 80 preferenze.