Calabria
Cutro: la Via Crucis per il dramma dei migranti, la croce realizzata con i resti del relitto
CUTRO (KR) – Le parrocchie della zona in cui รจ avvenuta la tragedia si sono alternate nel sorreggere la croce, realizzata dall’artista Maurizio Giglio utilizzando il legno del relitto. Tantissimi hanno preso parte alla Via Crucis promossa dall’arcidiocesi di Crotone-Santa Severina. Un momento di preghiera per “leggere il dramma umano di questi nostri fratelli alla luce della Passione salvifica di Cristo”.
“Avremmo voluto accogliere queste persone da vive e non da morte“. Sono le parole di don Rosario Morrone della parrocchia di Botricello ai fedeli “a noi non ci fanno paura i vivi, ci inorridiscono i morti”. Alla via Crucis sono presenti i sindaci del territorio, cittadini e fedeli delle parrocchie del territorio, insieme al vescovo di Crotone, mons. Angelo Raffaele Panzetta e all’imam della moschea di Cutro, Mustafa Achik. Presente anche l’arcivescovo di Cosenza Bisignano, monsignor Giovanni Checchinato.
Don Francesco Loprete, parroco di “Le Castella” di Isola Capo Rizzuto: “Abbiamo voluto realizzare questa croce per ricordare i tanti innocenti morti nel naufragio. Questo dramma non si cancellerร mai dalle nostre menti. Dopo duemila anni Cristo รจ ancora in Croce”. Alla Via Crucis partecipa l’arcivescovo di Crotone, monsignor Angelo Raffaele Panzetta. “Siamo qui – ha detto il presule – animati dalla speranza e in spirito d’unione con i nostri fratelli musulmani, nel silenzio e in preghiera, dietro la Croce salvifica”.
La Via Crucis in corso, รจ stata organizzata dagli Uffici Migrantes e liturgico dellโarcidiocesi ยซAlla luce della tragedia che si รจ consumata nei giorni scorsi sulle coste del comune di Cutro, come comunitร diocesana siamo chiamati a farci carico del dramma che ha colpito questi nostri fratelliยป, scrivono i due uffici diocesani. ยซNon sono numeri ma persone. Siamo tutti migranti chiamati a vivere la vita in pellegrinaggioยป; cosรฌ don Pasquale Aceto nella sua omelia nella Cattedrale di Crotone. ยซNon lasciamoci addomesticare dal male, vinciamo il male con il bene. Tragedie come il naufragio di Cutro sono frutto della divisone del cuoreยป.
La croce intorno alle 17.30 รจ arrivata sulla spiaggia dove รจ avvenuto il tragico naufragio. L’Imam e la figlia hanno preso per un attimo la parola e ringraziano tutti per l’affetto: “diamo le condoglianze alle famiglie – dice la ragazza, 14 anni – che hanno perso i loro cari e rispettiamo le religioni di tutto il mondo”.
Vescovo Panzetta: “non vogliamo un’Europa con il filo spinato”
Mons. Panzetta ha dato poi la sua benedizione ma prima ha rivolto un messaggio ai presenti: “la Via Crucis รจ un percorso educativo, una scuola di virtu. Da questo pellegrinaggio insieme abbiamo imparato tre cose: la prima รจ chi siamo. Fratelli che camminano dietro la croce di gesรน. Persone che riconoscono nella croce il significato della vita, la luce per comprendere le giornate luminose e anche quelle buie che abbiamo vissuto. La Via crucis ci ha insegnato anche la necessitร della penitenza e della confessione. Gesรน ha un ‘io’ accogliente nei confronti dell’umanitร . Ancora perรฒ non abbiamo imparato ad accoglierci. Dobbiamo lasciarci cambiare il cuore e non permettere allapaura che il nostro cuore diventi gelido”.
“Non vogliamo un’Europa con il filo spinato” dice il vescovo Panzetta “e guardando questo mare dobbiamo batterci il petto perchรจ abbiamo la responsabilitร di ingenerare un clima di accoglienza, di amicizia. Vogliamo essere comunitร ospitali, รจ nel Dna della nostra gente, del nostro territorio. Vogliamo una convivialitร delle differenze”.
“L’ultima cosa che abbiamo imparato camminando dietro la croce, รจ la speranza perchรจ Gesรน ha sconfitto la morte. Torniamo alle nostre case con il cuore mesto di chi ha guardato e porta i segni di questa grande tragedia, e portando nella nostra vita il seme vivo della speranza di Gesรน”. Dopo la benedizione, il canto e un applauso.
La croce, a conclusione del rito, sarร donata alla parrocchia di Steccato di Cutro ma farร anche il giro delle parrocchie del territorio per consentire momenti di preghiera e di ricordo.



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