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Cosenza: trasporto e assistenza disabili, anziani e dializzati. «Grave situazione per ex dipendenti ADISS»

Area Urbana

Cosenza: trasporto e assistenza disabili, anziani e dializzati. «Grave situazione per ex dipendenti ADISS»

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Palazzo-dei-Bruzi-Comune-di-Cosenza - Cisl Fisascat

COSENZA – Gli ex dipendenti ADISS per oltre 22 anni si sono occupato del servizio di trasporto, assistenza disabili, dializzati, assistenza anziani per il Comune di Cosenza. Inizialmente come LPU, lavoratori di pubblica utilità, impegnati nel progetto denominato CS021, ai sensi della Legge 196/1997 e del successivo D.Lvo. 468/1997, poi stabilizzati con decreto regionale, ed inseriti, grazie alla clausola di salvaguardia, nelle varie cooperative sociali che di volta in volta, hanno vinto gli appalti per il Comune di Cosenza, dal 2001 con la Demetra Soc. Coop e successivamente dal 2010 con la Cooperativa Adiss Multiservice Soc, Coop.

“L’Amministrazione Comunale – denuncia la Fisascat Cisl – fino al 31/12/2020 ha utilizzato per il servizio i fondi comunali (non più disponibili a seguito del dichiarato dissesto) e successivamente, ha predisposto un nuovo bando di gara, utilizzando fondi per la non autosufficienza FNA che non prevede le clausole di salvaguardia del personale, il che ha portato, da febbraio 2021, alla fuoriuscita dal mercato del lavoro di questi lavoratori impegnati nei servizi sopra menzionati”.

“È il caso di precisare che – spiega Angelo Scarcello, segretario generale del sindacato – nell’incontro tenutosi presso la Regione Calabria, in quella sede la Regione si è impegnata a trovare le risorse necessarie per consentire l’impiego dei lavoratori, così come il Comune di Cosenza si era, a sua volta, impegnato a predisporre e presentare un progetto riguardante l’utilizzo dei citati lavoratori”.

Ad oggi nulla è stato fatto, ragion per cui la Federazione chiede al presidente Roberto Occhiuto e all’assessore al ramo, un incontro urgente da tenersi congiuntamente con l’Amministrazione Comunale di Cosenza, al fine di valutare la possibilità di utilizzare risorse regionali nell’ambito di progetti di pertinenza comunale, con l’obbiettivo di trovare una soluzione alla problematica di questi lavoratori che, peraltro e per come noto, hanno acquisito specifiche e qualificate competenze nel corso di oltre 22 anni di lavoro svolgendo un servizio di primaria rilevanza per la collettività con professionalità e diligenza, servizio che è sempre stato un vanto per il Comune di Cosenza e per tutta la cittadinanza. Molti di questi lavoratori sono ex lpu, lavoratori di pubblica utilità, gli unici ex lpu ad oggi ad essere senza lavoro, mentre tutti gli altri sono stati stabilizzati. Siamo pronti – conclude il sindacato – ad avviare ogni iniziativa di protesta utile a ridare dignità e tutela a queste maestranze da tempo umiliate e offese”.

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