Calabria
Disponibile in Calabria la terapia che riduce il colesterolo LDL, con due somministrazioni l’anno
CATANZARO – Le malattie cardiovascolari rappresentano la prima causa di morte in Italia ed in Calabria si registrano circa 8.000 decessi all’anno per malattie del sistema circolatorio, le stesse cause che rappresentano il principale motivo di ricovero. Il principale fattore modificabile per la riduzione del rischio cardiovascolare è l’aumento della colesterolemia LDL che, soprattutto in seguito a un evento acuto (ictus e infarto del miocardio), deve essere adeguatamente controllato. Anche nella Regione Calabria è prescrivibile Inclisiran. Il farmaco di Novartis, inter- ferendo con l’RNA messaggero, è in grado di ridurre significativamente i livelli di colesterolemia LDL con due somministrazioni l’anno.
I cittadini calabresi che soffrono di dislipidemie sono oltre 300.000 di cui circa il 40% è trattato con terapie ipolipemizzanti e il 49% di questi sono pazienti a rischio cardiovascolare alto e molto alto. La colesterolemia LDL (LDL-C) è il principale fattore modificabile per la riduzione del rischio cardiovascolare, come dimostrato da decenni di esperienza di studi clinici che hanno inequivocabilmente evidenziato il suo ruolo causale nel determinare la malattia cardiovascolare aterosclerotica (ASCVD).
L’aumento della colesterolemia LDL prolungato nel tempo, infatti, può determinare la formazione della placca ateromasica nelle arterie, aumentando così il rischio di eventi ischemici acuti, come l’infarto del miocardio e l’ictus.
Nei pazienti che hanno superato uno di questi eventi acuti, la prevenzione cardiovascolare diventa prioritaria per ridurre il rischio di recidive ischemiche e quindi miglio- rare la loro qualità di vita. La corretta gestione di questi pazienti deve, quindi, necessariamente mirare a raggiungere i valori i di colesterolemia LDL raccomandato dalle Linee Guida congiunte della Società Europea di Cardiologia (ESC) e della Società Europea di Aterosclerosi (EAS) che sono quelli inferiori a 55 mg/dl.
Raggiungere questo obiettivo in molti casi risulta essere non facile: ad esempio in Calabria, circa il 62% dei pazienti non controlla adeguatamente i valori della colesterolemia LDL nonostante le terapie ipolipemizzanti convenzionali. L’armamentario terapeutico per il trattamento dell’ipercolesterolemia si è ulteriormente arricchito con Inclisiran.
Il farmaco ha ricevuto la rimborsabilità da AIFA ed è disponibile anche in Calabria
E’ indicato nel trattamento di adulti con ipercolesterolemia primaria (eterozigote familiare e non familiare) o dislipidemia mista (condizioni caratterizzate da alti livelli di grassi nel sangue, incluso il colesterolo) ed è prescrivibile in associazione a una statina o ad altre terapie ipolipemizzanti orali.
In sintesi, possono ricevere il farmaco i pazienti che non rispondono alla terapia tradizionale con farmaci a base di statine e di ezetimibe, o sono intolleranti agli stessi, oltre che i soggetti affetti da forme gravi di dislipidemia familiare. Si tratta inoltre della prima terapia che si basa sull’impiego della tecnologia del RNA interferente – small interfering RNA – (siRNA) per la riduzione della colesterolemia LDL, e rappresenta un nuovo approccio alla gestione dei pazienti con ipercolesterolemia. Grazie al suo meccanismo d’azione, inibisce direttamente la produzione della proteina PCSK, aumentando in questo modo la capacità del fegato di eliminare dal sangue le lipoproteine denominate LDL.
Questo meccanismo porta di conseguenza a ridurre fino al 52% i livelli della colesterolemia legata a queste lipoproteine Aiutare questi pazienti a raggiungere i livelli ottimali di colesterolemia LDL e mantenerli nel tempo è un obiettivo preciso per la Regione Calabria, come quello della migliore gestione territoriale della patologia cardiovascolare su base aterosclerotica.
“Nel contesto della prevenzione delle malattie cardiovascolari, è fondamentale poter gestire le dislipidemie, compresa l’ipercolesterolemia. Questo richiede un costante monitoraggio e un rigoroso controllo dei problemi legati al metabolismo dei lipidi. Tuttavia, per alcuni pazienti raggiungere i livelli di colesterolo LDL raccomandati – spiega Roberto Caporale, Presidente Regionale ANMCO Calabria – può risultare complesso, nonostante l’impiego di terapie tradizionali e diventa prioritario esplorare ulteriori opzioni terapeutiche. Si tratta di un trattamento che emerge come una prospettiva terapeutica altamente promettente”.
Inclisiran viene somministrato ai pazienti da un operatore sanitario
Dopo la prima iniezione, segue la dose successiva a distanza di 3 mesi e in seguito ogni 6 mesi, per due volte all’anno. “E’ una nuova molecola che rappresenta la pionieristica frontiera di una categoria in- novativa di farmaci che mirano a trattare direttamente la radice delle malattie cardiovascolari ischemiche, anziché limitarsi a gestire i sintomi. Nutriamo grandi aspettative per questo progresso terapeutico – spiega Fabiana Luca’, Chairperson Area Management e Qualità ANMCO – che ha un notevole potenziale per superare sfide cruciali come l’aderenza e la costanza nel trattamento. Inoltre, questo farmaco viene somministrato attraverso una semplice iniezione sottocutanea effettuata solo due volte l’anno da personale medico, garantendo così la certezza della terapia e dei suoi benefici risultati”.
“Siamo orgogliosi di portare questa nuova soluzione terapeutica ai pazienti che soffrono di ipercolesterolemia, ambito in cui c’è un bisogno insoddisfatto ancora molto significativo – conclude Paola Coco, Country Medical Affairs Head Novartis Italia –. Grazie all’investimento in ricerca e sviluppo di soluzioni sempre più innovative, come lo sono i siRNA, tanti pazienti avranno un’ulteriore opzione capace di trasformare il loro percorso di cura, e l’obiettivo di ridurre l’impatto delle malattie cardiovascolari sarà sempre più traguardabile



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