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Venticinque anni di sanità a Cosenza di Sante Casella

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Venticinque anni di sanità a Cosenza di Sante Casella

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Il giornalista ha affrontato negli anni grandi e piccoli problemi di sanità nazionale, regionale e provinciale.

Sante Casella ha trattato sull’«Avanti!» e su altri giornali a diffusione nazionale e regionale, la grande problematica del passaggio dal sistema mutualistico alle USL, dalle USL alle ASL e alle Aziende Ospedaliere; ha vissuto con emozione i primi passi dei trapianti a Cosenza e in Calabria; ma ha pure partecipato con trasporto ai drammi individuali vissuti nell’Ospedale Civile dell’Annunziata di Cosenza. Per tutto quanto sopra evidenziato, Sante Casella non dimostra soltanto di essere un professionista serio ed onesto, che riesce a cogliere il nesso tra efficienza dei servizi sanitari ed aspettative della comunità sociale, ma soprattutto dimostra di essere un uomo vero e coraggioso. La lettura degli scritti giornalistici contenuti in questo volume risulta molto utile agli studiosi della materia sociosanitaria ed agli stessi operatori e gestori del pianeta sanitario territoriale e ospedaliero. “L’ispirazione principale da cui sono stato guidato – afferma lo scrittore – nella mia duplice veste di giornalista e di operatore del mondo della sanità (per molti anni direttore di Patronato Sociale prima, dirigente Ufficio Stampa dell’ASL dopo, e, infine, dirigente Ufficio Stampa e URP dell’Azienda Ospedaliera) riguarda non già la difesa degli interessi corporativi presenti nel settore, e non l’opportunistico e conformistico sostegno ai gestori di turno, e neanche la ricerca facile (diventata addirittura di moda nel tempo) dei casi di malasanità, ma unicamente la difesa assidua, continua e coerente dei diritti dei cittadini-utenti. Nella profonda convinzione che il dovere della stampa sia quello di spronare le istituzioni a dare concreta e fattiva attuazione all’articolo 32 della Costituzione Italiana che assegna allo Stato la difesa della salute pubblica come diritto degli individui e interesse della collettività. Di conseguenza le Istituzioni preposte – Ministero della Salute, Regione, Aziende Sanitarie e Ospedaliere – vengono sollecitate ad applicare la Riforma Sanitaria varata con la famosa Legge n. 833/78, che garantisce l’assistenza gratuita generica, specialistica ed ospedaliera, a tutti i cittadini, che finanziano il Servizio Sanitario Nazionale con tasse, ticket e balzelli vari, e devono essere considerati soggetti di diritto e non sudditi. Insomma l’opinione pubblica (e per essa la stampa libera) pretende il funzionamento ottimale delle varie strutture del sistema sanitario nazionale e regionale con interventi e prestazioni di prevenzione, cura e riabilitazione delle varie patologie. La storia (anche recente) dimostra, purtroppo, che in Calabria ed in altre regioni d’Italia (senza mai generalizzare, ma salvaguardando i numerosi professionisti seri, onesti e diligenti, che operano nelle varie strutture sanitarie pubbliche e private) spesso prevalgono e dominano mestieranti della politica e del potere, affaristi e speculatori, interni ed esterni al mondo della sanità. Con ripercussioni negative che sono sotto gli occhi di tutti, per quanto riguarda lo spreco di risorse finanziarie, la mancata utilizzazione di attrezzature e strumentari, la qualificazione e valorizzazione del personale, e, infine, i livelli quantitativi e qualitativi dell’offerta assistenziale ai cittadini-utenti.” dall’introduzione dell’Autore

 

Ruggiero Sante Casella è nato a Mottafollone (Cosenza); ha sempre lavorato a Cosenza dal 1956; è sposato ed è padre di due figlie. Dopo aver conseguito il diploma presso l’Istituto Magistrale “Lucrezia della Valle” di Cosenza, si è immatricolato presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Messina; successivamente, trasferitosi alla “Statale” della Calabria, ha conseguito la laurea in Scienze Economiche e Sociali – dipartimento di Sociologia e Scienza della Politica – discutendo la tesi su Sanità e Mezzogiorno, con la votazione di 110/110 con lode. Da giovane è stato dirigente politico e sindacale, ricoprendo – tra l’altro – la carica di direttore provinciale di Patronato Sociale dal 1962 al 1967; ma negli anni ’70, si è allontanato dall’impegno politico e sindacale non condividendone la crescente degenerazione e le annesse pratiche affaristiche e clientelari. Giornalista, iscritto all’Albo dell’Ordine di categoria della Calabria dal 1971, è autore di una notevole quantità d’articoli, servizi, inchieste, interviste e commenti, pubblicati su giornali quotidiani e periodici a diffusione regionale e nazionale. Importante è la raccolta dei suoi servizi giornalistici sui temi dell’assistenza sociosanitaria ed ospedaliera in Italia ed in Calabria. È stato funzionario e dirigente amministrativo nella sanità cosentina (ASL e AO) dal 1970 al 2002; ha svolto anche il ruolo di docente di Educazione Sanitaria, Legislazione Sanitaria e Cultura Generale nella Scuola per Infermieri dell’Ospedale dell’Annunziata di Cosenza dal 1973 al 1982. È stato responsabile dell’Ufficio Stampa dell’USL (Unità Sanitaria Locale) di Cosenza dal 1981 al 1995 e dirigente dell’Ufficio Stampa ed Ufficio per le Relazioni con il Pubblico dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza dal 1995 al 1.12.2001. Come giornalista e dirigente dell’Ufficio Stampa, è stato nominato, inoltre, Direttore Responsabile del “Notiziario USL n.9” e della rivista “Pyxis” dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza, rispettivamente dal 1982 al 1995 e dal 1995 al 2002. Nella qualità di estensore e referente della Carta dei Servizi sanitari dell’Azienda Ospedaliera, è stato chiamato a far parte di un gruppo di lavoro e di studio presso il ministero della Sanità negli anni 1996/1998. È stato, infine, eletto alla carica di Presidente dell’Associazione Laureati del Dipartimento di Sociologia e Scienza della Politica dell’Università degli Studi di Cosenza per il biennio 1998/1999.

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