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Scutellà in Aula difende la Calabria: «scippo per finanziare il Ponte di Salvini. Rivogliamo i nostri soldi»

Calabria

Scutellà in Aula difende la Calabria: «scippo per finanziare il Ponte di Salvini. Rivogliamo i nostri soldi»

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ROMA – « Per lei, Ministro Salvini, è “ragionevole la compartecipazione della Sicilia e della Calabria” al costo del suo Ponte io, invece, trovo totalmente irragionevole che due persone siano morte pochi giorni fa a Thurio, trovo irragionevole che sulla SS 106 la cosiddetta “strada della morte”, dove lei non ha stanziato nemmeno un euro, si continui a morire, trovo irragionevole che le sue attenzioni siano indirizzate esclusivamente verso un Ponte mentre la Calabria ed il Sud continuano ad essere totalmente abbandonate»

Così la deputata del Movimento 5 Stelle rivolgendosi al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti durante il Question time odierno a Montecitorio.

«Glielo dico io che sono calabrese, perché forse nemmeno si ricorda dov’è la Calabria mentre in campagna elettorale prometteva opere ed infrastrutture adesso è riuscito a sottrarre più di un miliardo e mezzo dal Fondo di sviluppo e coesione destinati a Sicilia e Calabria per il suo folle capriccio. Se non è questo uno scippo per finanziare la sua propaganda cosa dovrebbe essere?

Noi – ha poi concluso il suo intervento Scutellà – non permetteremo che il suo giochino lo paghino i calabresi ed i siciliani, semmai se lo faccia regalare dalla Befana o da Babbo Natale».

 

Filt Cgil, ‘ponte Stretto? Basta illudere i calabresi’

“Basta illudere i calabresi. Basta chiacchiere. Non possiamo più aspettare. Il tempo è ora”. Lo afferma, in una nota, il segretario generale della Filt Cgil della Calabria, Salvatore Larocca, in relazione al progetto del ponte sullo Stretto. “Avevamo molti dubbi, ma abbiamo provato a crederci ed a credere – aggiunge Larocca – che il tanto osannato ponte sullo Stretto potesse spingere i suoi estimatori al Governo a finanziare finalmente tutte quelle opere infrastrutturali, viarie e ferroviarie, necessarie a collegare in modo dignitoso due regioni come Calabria e Sicilia, che pagano un’arretratezza lunga decenni da questo punto di vista. In particolare, per quanto riguarda la Calabria, potremmo fare un lungo elenco delle carenze di infrastrutture che non garantiscono il diritto alla mobilità, non solo ai residenti, ma anche a chi vorrebbe venire in Calabria per le vacanze a godere delle sue meravigliose bellezze.

Che senso ha pubblicizzare la nostra regione sui media nazionali senza poi poter offrire i servizi adeguati ai turisti che volessero visitarla? Perché a quanto pare, le già tardive e limitate risorse, destinate per il recupero del gap infrastrutturale, così come richiesto anche dall’Europa, vengono ‘congelate’ per finanziare il ponte. Un ponte che, se mai sarà realizzato, con un progetto datato di decenni, non consentirebbe il transito delle navi di ultima generazione che già oggi transitano nello stretto. Navi da crociera, portacontainer, car carrier, che già oggi superano i 65 metri di altezza, che è quella massima del ponte, senza pensare che il gigantismo navale è in piena evoluzione, cosa faranno poi? La circumnavigazione della Sicilia? O molto più semplicemente non toccheranno più i nostri porti? Chiudiamo cosi Gioia Tauro?”

“Un ponte – afferma ancora il segretario della Filt Cgil della Calabria – che, soltanto con il suo annuncio ufficiale, avrebbe già i suoi primi effetti nefasti per la Calabria, e cioè bloccare di fatto alcune opere già finanziate, assolutamente necessarie per l’ammodernamento dei suoi sistemi di trasporto universali”

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