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Bonus casa, quali agevolazioni edilizie ci saranno ancora nel 2024

Italia

Bonus casa, quali agevolazioni edilizie ci saranno ancora nel 2024

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ROMA – Gli ultimi dati Enea, diffusi nelle scorse settimane e aggiornati a novembre, parlano di 96,7 miliardi di euro ammessi a detrazione per il Superbonus, su un totale di 98,18 miliardi. ll totale investimenti per lavori conclusi ammessi a detrazione è di 81,3 miliardi con l’84,1% dei lavori realizzati. Le detrazioni maturate per i lavori conclusi, onere a carico dello Stato, sono pari a 89,1 miliardi di euro. Sempre l’Enea ha stimato che il totale degli incentivi (Superbonus, bonus casa ed ecobonus), nel 2022 ha generato “un risparmio record di 3 miliardi di euro nella fattura energetica nazionale 2022, pari a un taglio di 2,5 milioni di tonnellate equivalenti petrolio (Mtep) e di 6,5 milioni di tonnellate emissioni di CO2″.

Chi non ha finito i lavori per il Superbonus in questo momento si trova davanti a tre possibilità:

La prima di queste è che siano spostati di qualche mese i termini per usufruire del 110% almeno per i condomìni. La proroga però non sembra molto verosimile: il Mef sta facendo barriera. Questa soluzione potrebbe infatti aumentare il deficit del 2024. C’è la seconda strada, cioè la possibilità di effettuare un Sal (Stato avanzamento lavori) straordinario a valere sul 2023: si certifica quanto è stato speso entro la fine dell’anno e su quella cifra si ottiene il 110%, mentre il rimanente diventerà detraibile al 70%, una soluzione che comunque rischia di essere alquanto onerosa per i contribuenti. Infine c’è la possibilità che tutta la quota di lavori che eccede i Sal già effettuati, possibili al 30 e al 60% dei lavori, diventi detraibile al 70%. Questa opzione rischierebbe però di portare al blocco di buona parte dei cantieri. Nei prossimi giorni l’esecutivo prenderà una decisione.

Al momento è possibile però dare un quadro di come funzioneranno i bonus nel 2024 a legislazione invariata. Per quanto riguarda proprio il Superbonus, l’anno prossimo resterà in vigore solo per i condomini ma con aliquota al 70%, per poi scendere al 65% nel 2025. Gli altri bonus – il Sisma bonus ordinario, l’Ecobonus ordinario e il Bonus ristrutturazioni – resteranno per tutto il 2024 con le regole e i tetti di spesa attuali: quindi, 96mila euro in cinque anni per il Sisma bonus; un’aliquota variabile dal 50 al 75% in 10 anni a seconda dei lavori e della tipologia di committente per l’ecobonus ordinario; il 50% su un tetto di 96mila euro per il bonus ristrutturazione. Il Bonus barriere architettoniche offre il 75% di detrazione fiscale in cinque anni su un tetto di spesa variabile da 30 a 50mila euro a seconda se i lavori riguardino un condominio o una singola unità immobiliare. La durata è prevista fino a tutto il 2025. Nel 2025, a legislazione invariata, tutte le agevolazioni di cui sopra – a parte quella relativa alle barriere architettoniche – saranno ridotte al 36% in 10 anni: rischiano perciò di risultare poco appetibili per i contribuenti

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