PAOLA (CS) – Riceviamo e pubblichiamo la sfogo di Mariangela Siciliano, medico di famiglia, che vuole portare all’attenzione l’emergenza idrica in cui versa la città di Paola, rivolgendosi al sindaco Giovanni Politano. La problematica, purtroppo, riguarda tutta la Calabria tanto da costringere il governatore Roberto Occhiuto a firmare questo pomeriggio un decreto che dichiara lo stato di emergenza siccità in Regione.
La dottoressa Sicilano, a causa della mancanza d’acqua, lamenta di essere stata “costretta a chiudere lo studio, c’e’pieno di gastroenteriti, la gente non puo’ lavare i propri familiari malati allettati con incontinenza e piaghe. Inoltre non possono lavare e sterilizzare lenzuola o panni. L’emergenza idrica, precisa “non e’ solo per determinate zone ma è più estesa e presto saremo in emergenza sanitaria“.
“Caro Sindaco, Giovanni Politano voglio scriverti pubblicamente perché ti stimo e ti voglio bene. Mai come in questo momento, tutta la città si trova in grandi difficoltà, emergenza acqua, desertificazione umana ,sofferenza turistica, difficoltà tra commercianti e ristoratori consequenziali a questo stallo di cose. Io sono una cittadina che come tanti sperava in un cambiamento, contava sulla tua semplicità e onestà e oggi sono dispiaciuta per come siamo ridotti. Non ho mai amato i paroloni difficili e una certa politica troppo sofisticata e di nicchia, perche’ mi ritengo una del popolo, ma qualcosa devi fare prima che sia troppo tardi. Devi dare spiegazioni alle domande che si pongono i cittadini, non puoi voltarti da un altra parte , non puoi fare orecchie da mercante. Stai facendo una brutta figura o te la stanno facendo fare, devi reagire e dire con chiarezza dove ci vuoi portare, che fine dobbiamo fare. Ti do’ un consiglio, non da mamma perché non potrei esserlo, ma da sorella certamente. Parla alla cittadinanza, tira fuori il coraggio, indici un comizio come quando eri in campagna elettorale e parla ai tuoi concittadini. Coprirti le orecchie non serve, devi affrontare e spiegare a chi ti ha votato perche’ siamo a questo punto. Abbi un guizzo di coraggio, non ascoltare chi ti sta rendendo un pupazzo, tu non lo sei e non meriti questo. Aspettiamo con fiducia, tra un gin tonic e un altro , tra un tuffo e un giro turistico fuori le nostre mura, tra una santa doccia e un’altra che in fondo meritiamo, perché noi ti vogliamo bene”.