Calabria
Ventenne ferito in un agguato con un colpo di fucile, era in auto con la fidanzata
SAN PIETRO DI CARIDÀ (RC) – Un 20enne è stato ferito in un agguato compiuto la notte scorsa a San Pietro di Caridà, nel Reggino, al confine con la provincia di Vibo. La vittima, Pietro Morfei, è stata ferita al collo e si trova ricoverata in prognosi riservata nell’ospedale di Reggio Calabria ma non sarebbe in pericolo di vita.
Morfei, secondo quanto ricostruito, si trovava a bordo della sua auto quando è stato raggiunto da un colpo di fucile caricato a pallini. Insieme a lui la fidanzata che ha riportato delle escoriazioni. Subito sono scattate le indagini dei carabinieri che attendono di poter parlare con la vittima e interrogarla, per tentare di ricostruire la dinamica e il movente del tentato omicidio.
L’inchiesta è coordinata dalla Procura di Palmi ma potrebbe essere trasmessa, per competenza, alla Dda di Reggio Calabria, non escludendo un interessamento anche della Dda di Catanzaro visto che San Pietro di Caridà e Monsoreto di Dinami sono zone al confine con la provincia di Vibo Valentia dove c’è una forte influenza ‘ndranghetista non solo delle cosche reggine ma anche di quelle vibonesi. Pietro Morfei è incensurato ma le modalità dell’agguato fanno pensare a un contesto mafioso che in queste ore è una delle ipotesi al vaglio degli investigatori guidati dal colonnello Antonio Merola.
Due anni fa nelle campagne di Monsoreto di Dinami (Vv) era stato ucciso Alessandro Morfei, figlio di Pietro Morfei, a sua volta assassinato nel 1998 nella piazzetta del paese. Quest’ultimo è omonimo del giovane ferito ieri sera.



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