ROMA – Concorso per autisti al Ministero della Giustizia. Una grande opportunità di lavoro per i diplomati con mille posti a disposizione. Il Ministero della Giustizia ha indetto un concorso pubblico, per titoli ed esami per il reclutamento di un contingente complessivo di n. 1000 (mille) unità di personale non dirigenziale, a tempo pieno e indeterminato, da inquadrare nei ruoli del Ministero della giustizia, nell’Area Assistenti, già area funzionale seconda, profilo di conducente di mezzi a motore per trasporto di persone e cose. È possibile candidarsi entro il 25 Settembre 2024. (QUI IL BANDO).
Ripartizione dei posti
Il 30% (trenta per cento) dei posti è riservato ai volontari in ferma breve e ferma prefissata delle Forze armate congedati senza demerito ovvero durante il periodo di rafferma, ai volontari in servizio permanente, nonché agli ufficiali di complemento in ferma biennale e agli ufficiali in ferma prefissata che hanno completato senza demerito la ferma contratta, ove in possesso dei requisiti previsti dal bando. A favore degli operatori volontari che hanno concluso il servizio civile universale senza demerito è riservata una quota pari al 15% (quindici per cento) dei posti.
Concorso per autisti al Ministero della Giustizia: requisiti
Per l’ammissione al concorso sono richiesti i seguenti requisiti che devono essere posseduti sia alla data di scadenza del termine stabilito per la presentazione delle domande che all’atto della sottoscrizione del contratto di lavoro:
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- cittadinanza italiana o possesso dei requisiti previsti dall’articolo 38, commi 1, 2 e 3-bis, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n.165;
- maggiore età;
- godimento dei diritti civili e politici;
- non essere stati esclusi dall’elettorato politico attivo;
- condotta incensurabile
- non essere stati destituiti o dispensati dall’impiego presso una pubblica amministrazione per persistente insufficiente rendimento, in forza di norme di settore, o licenziati per le medesime ragioni ovvero per motivi disciplinari ai sensi della vigente normativa di legge e/o contrattuale, ovvero dichiarati decaduti per aver conseguito la nomina o l’assunzione mediante la produzione di documenti falsi o viziati da nullità insanabile;
- non aver riportato condanne penali, con sentenze passate in giudicato, per reati che costituiscono un impedimento all’assunzione presso una pubblica amministrazione. Coloro che hanno in corso procedimenti penali, procedimenti amministrativi per l’applicazione di misure di sicurezza o di prevenzione o precedenti penali a proprio carico iscrivibili nel casellario giudiziale, ai sensi dell’articolo 3 del decreto del Presidente della Repubblica 14 novembre 2002, n. 313, ne danno notizia al momento della candidatura, precisando la data del provvedimento e l’autorità giudiziaria che lo ha emanato ovvero quella presso la quale penda un eventuale procedimento penale. La sentenza emessa ai sensi dell’art. 444 c.p.p. (c.d. patteggiamento) è equiparata ad una pronuncia di condanna;
- per i candidati di sesso maschile, posizione regolare nei riguardi degli obblighi di leva secondo la vigente normativa italiana;
- idoneità psico-fisica allo svolgimento delle mansioni proprie del profilo professionale di cui trattasi.
- possesso di patente di guida di categoria B, valida da almeno tre anni e con un punteggio residuo pari ad almeno 18 punti;
- non essere incorsi, negli ultimi tre anni, nella sospensione della patente ai sensi degli artt. 186 e 187 del Codice della strada;
- possesso del diploma di maturità di scuola secondaria di secondo grado (quadriennio e quinquennio). Il predetto titolo si intende conseguito presso scuole o altri istituti equiparati della Repubblica italiana. I candidati in possesso del titolo di studio rilasciato da un Paese dell’Unione europea o da uno Paese terzo sono ammessi alle prove concorsuali, purché il titolo sia stato dichiarato equivalente con provvedimento della Presidenza del Consiglio dei ministri – Dipartimento della funzione pubblica, sentito il Ministero dell’istruzione, ai sensi dell’articolo 38, comma 3, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, oppure sia stata attivata la procedura di equivalenza.
Oltre ai requisiti generici, è richiesta:
– L’idoneità psico-fisica allo svolgimento delle mansioni previste per il profilo professionale;
– I candidati devono possedere una patente di guida di categoria B, valida da almeno tre anni, con un punteggio residuo di almeno 18 punti e non devono essere incorsi, negli ultimi tre anni, nella sospensione della patente ai sensi degli artt. 186 e 187 del Codice della strada;
– Non essere incorsi, negli ultimi tre anni, nella sospensione della patente ai sensi degli artt. 186 e 187 del Codice della strada.
Concorso per autisti al Ministero della Giustizia: procedura concorsuale
Il concorso sarà espletato in base alla procedura di seguito indicata che si articola attraverso: valutazione dei titoli ai fini dell’ammissione alla prova scritta e una prova pratica di guida. La commissione esaminatrice redigerà la graduatoria finale di merito, sommando il punteggio conseguito nella valutazione dei titoli a quello nella prova scritta e di idoneità. Resta fermo che il mancato ottenimento dell’idoneità nella prova pratica di guida comporta l’esclusione dalla procedura.
I primi classificati nell’ambito della graduatoria finale di merito, validata ai sensi del successivo articolo 10, in numero pari ai posti disponibili e tenuto conto delle riserve dei posti di cui al precedente articolo 1, saranno nominati vincitori e saranno assunti a tempo indeterminato nei ruoli del personale non dirigenziale del Ministero delle Giustizia – Dipartimento dell’organizzazione giudiziaria, del personale e dei servizi, nell’Area Assistenti, già area funzionale seconda, profilo di conducente di mezzi a motore per trasporto di persone e cose.
Presentazione delle domande
Il bando è pubblicato sul Portale “inPA”, disponibile all’indirizzo internet www.inpa.gov.it/ e sul sito istituzionale del Ministero della Giustizia. Il candidato dovrà inviare la domanda di ammissione al concorso esclusivamente per via telematica, autenticandosi con SPID/CIE/CNE/eIDAS, compilando il format di candidatura sul Portale “inPA”, disponibile all’indirizzo internet https://www.inpa.gov.it/”, previa registrazione sullo stesso Portale. All’atto della registrazione dovrà compilare il proprio curriculum vitae con valore di dichiarazione sostitutiva di certificazione ai sensi dell’articolo 46 del Decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000 n. 445. Per la partecipazione al concorso il candidato deve essere in possesso di un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC) a lui intestato o di un domicilio digitale. La registrazione, la compilazione e l’invio on line della domanda devono essere completati entro il termine di 45 (quarantacinque) giorni decorrenti dal giorno successivo a quello di pubblicazione del presente bando sul Portale “inPA”, disponibile all’indirizzo internet https://www.inpa.gov.it/. Tale termine è perentorio e sono accettate esclusivamente e indifferibilmente le domande inviate prima dello spirare dello stesso.