COSENZA – Una denuncia alla Procura di Cosenza con l’ipotesi di omicidio e omicidio stradale. È questa l’ipotesi che la famiglia di Ilaria Mirabelli, la 38enne morta 10 giorni fa a Lorica, ha presentato in una corposa querela tramite il proprio avvocato, Guido Siciliano, nei confronti del fidanzato. Al momento la Procura di Cosenza, che ha aperto un’inchiesta dal PM Donatella Donato, ipotizza il reato di omicidio colposo con un fascicolo contro ignoti. Il legale della famiglia ha anche depositato una perizia di parte che include l’esame autoptico sul corpo della giovane, che presenterebbe tre gravi lesioni in punti diversi.
Da subito la famiglia ha chiesto verità sulla morte della ragazza, avvenuta il 25 agosto a Lorica, in località Baracchella, a seguito di un incidente stradale mentre si trovava in auto insieme al fidanzato Mario Molinari. Ma troppi tanti dubbi sono emersi da subito su quanto accaduto avvenuto tra le 16:30 e le ore 17:00 di domenica 25 agosto a cominciare dalla dinamica dell’incidente, con il fidanzato che ha sempre sostenuto che a guidare l’auto ci fosse Ilaria. Ma secondo i rilievi dei carabinieri, la Volkswagen bianca, intestata al padre di Molinari, si sarebbe ribaltata più volte e la ragazza sbalzata fuori dall’auto dal lato passeggero il che smentirebbe quanto dichiarato dall’uomo.
I due, lo ricordiamo, erano andati a trascorrere, in compagnia di un’altra coppia una giornata di relax a Lorica. Un rapporto quello tra Ilaria e Mario, nonostante si frequentassero da qualche mese definito da molti turbolento e pieno di litigi. Poi c’è il terzo telefonino, venuto fuori dopo l’incidente e consegnato ai carabinieri.
Sull’asfalto inoltre, nella semicurva, non sarebbero stati rilevati segni di frenata e l’auto, uscita fuori strada avrebbe percorso diversi metri prima di fermarsi. E poi l’auto che procedeva in direzione Lorica mentre i due stavano tornando a Cosenza. Il luogo dell’incidente non è stato “cristallizzato” visto che i segni di quanto accaduto sono ancora la come dimostrato il nostro collega che si è recato sul luogo dell’incidente trovando pezzi di auto, un paio di occhiali da sole e le bustine per le deiezioni canine. Tanti troppi dubbi e un lungo silenzio per una morte che ha più di un mistero.
Le Femin.IN e anche il Centro violenza “Roberta Lanzino” si sono esposti chiedendo subito verità su quanto accaduto a Ilaria senza attese: “Chiediamo verità per Ilaria Mirabelli e rispetto per la sua famiglia” avevano scritto le donne del centro antiviolenza in merito alla misteriosa morte della giovane donna nei pressi di Lorica. “Il tempo dell’attesa si è dilatato in maniera eccessiva: sono più di dieci giorni che aspettiamo di sapere le cause della morte di una giovane donna che, ad oggi, sono avvolte nel più assoluto silenzio. Non abbiamo segnali di verità, tanti i punti oscuri che emergono dai media, inquietante la narrazione sessista e stereotipata di certa parte che emerge sui social e che ostacola -e spesso preclude- la reale conoscenza dei fatti. Un vociare che di certo non fa bene al raggiungimento della verità su e per Ilaria. Auspichiamo che la giustizia faccia luce sui tanti punti oscuri di una vicenda sulla quale vigileremo attente e forti della nostra esperienza. Una esperienza che mettiamo e metteremo come sempre al servizio della comunità”.