COSENZA – “In riferimento alla nota stampa dello 06/09/2024 di De Simone, Grandinetti, Greco e Mancini sul programma Agenda Urbana Cosenza-Rende 2021/27, giova fare alcune precisazioni a beneficio della collettività”. Così scrive il consigliere comunale delegato all’attuazione di Agenda Urbana Francesco Alimena alle dichiarazioni di qualche giorno fa da parte degli iscritti del Pd Cosenza. “E’ vero che il plafond di Agenda Urbana per tutte e tre le città calabresi beneficiarie, Cosenza-Rende, Catanzaro e Reggio Calabria e’ stato ridotto dall’Amministrazione regionale Occhiuto rispetto a quella Oliverio. Rispetto alla giunta regionale di centrosinistra sono state assegnate meno risorse: 80 milioni di euro totali contro i 105,9 milioni di euro della scorsa programmazione. E’ vero anche, però, che la suddivisione del plafond tra le tre aree urbane della Calabria dipende in parte dalla popolazione che oggi non è la stessa del 2014. E’ vero ancora, però, che tutto il sistema del POR e’ stato rivisto, per cui le risorse sono state convogliate in altre linee di finanziamento di cui comunque queste tre città beneficiano e beneficeranno. Le risorse sono state trasferite in altri programmi non in altre città.
Inoltre, giova ricordare anche come il programma europeo Agenda Urbana e’ potuto essere riconfermato grazie al lavoro svolto soprattutto da Cosenza, che in un tour de force della struttura comunale dedicata davvero meritorio, che ha coinvolto praticamente tutta la comunità, dalla cittadinanza attiva nella coprogettazione degli interventi, dai professionisti che hanno realizzato i progetti, dalle imprese che hanno costruito le opere pubbliche, dalle aziende e gli enti del terzo settore che sono stati finanziati, ha consentito alla Regione Calabria di chiudere e rendicontare la propria programmazione europea. E lo abbiamo fatto in soli 2 anni, su un programma che, basta leggerne il nome: Agenda Urbana 2014/20, doveva essere già bello che chiuso alla data di insediamento di questa amministrazione.
Ci commuove il riferimento a Mancini e Principe, certamente, ma giova allora ricordare che, a quell’epoca, il programma Agenda Urbana non esisteva ancora e, soprattutto, quei sindaci oltre alle loro indubbie capacità hanno goduto, a differenza di questa amministrazione, della fortuna di avere coalizioni politiche amiche a guidare la Regione Calabria in quegli anni.
Stupisce, poi, che rispetto a ben più consistenti finanziamenti che interessano e interessavano la nostra città, come quello della Metropolitana Leggera Cosenza Rende, che valeva 200 milioni di euro e che sono stati revocati dalla Regione Calabria a guida Occhiuto, tale levata di scudi non ci sia stata, semmai il contrario. Stupisce ancora, che il grande risultato raggiunto dall’amministrazione Caruso con la chiusura del programma Agenda Urbana Cosenza Rende 2014/20, che ha fatto di Cosenza una delle prime città del Sud per capacità di spesa dei fondi europei, non susciti il plauso dei redattori della nota. Stupisce infine, e dispiace, che nel mio Partito si debba distinguere sempre chi taglia il ramo su cui è seduto. Soprattutto se quel ramo e’ un ramo giovane e che cerca di protendersi verso il futuro”.