Calabria
Infertilità, ancora un tabù nel 2025 nel Sud Italia «abbattere i pregiudizi e aiutare le coppie»
COSENZA – Nel 2025, l’infertilità continua a essere un tema delicato, spesso taciuto e nascosto, specialmente nel Sud Italia. Si stima che un numero crescente di coppie italiane si trovi a fronteggiare difficoltà nel concepire, ma la soluzione arriva troppo tardi, spesso a causa della vergogna e della paura di un giudizio sociale. Uno degli ostacoli principali è l’età materna sempre più alta, determinata da fattori come le scelte sociali, le priorità legate alla carriera e le difficoltà economiche. E’ quanto afferma il dott. Davide Uva, embriologo clinico e seminologo, e biologo nutrizionista.
“Tuttavia, in aggiunta a queste ragioni, le condizioni ambientali e l’alimentazione moderna hanno un impatto significativo sulla salute riproduttiva. I cambiamenti climatici, l’inquinamento atmosferico, le polveri sottili e l’assunzione di cibi non più naturali come una volta stanno influenzando negativamente la fertilità. Se le coppie non fossero così timorose di affrontare il problema, probabilmente un intervento tempestivo potrebbe portare a risultati positivi. Fortunatamente, oggi c’è una maggiore accettazione dei trattamenti di fertilità, come quelli con gameti donati, che offrono un’alternativa a chi non riesce a concepire naturalmente. Tuttavia, per alcune coppie, l’eterologa resta un concetto difficile da accettare, pur rappresentando una possibile soluzione”.
“Il problema, però, non può più essere ignorato. È importante sensibilizzare sulla necessità di un intervento precoce, poiché l’infertilità è una condizione con cui si deve fare i conti. Non perdere tempo è fondamentale, perché ogni anno che passa può ridurre le possibilità di successo dei trattamenti. È ora di abbattere i pregiudizi e aiutare le coppie ad affrontare una sfida che, con il giusto supporto, può diventare meno ardua”.



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