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Giovane ragazza muore per avere bevuto troppa Coca Cola
Il fatto risale a 3 anni fa quando la trentenne, Natasha Harris è morta per cause poco chiare, sulle quali i medici hanno continuato ad indagare.
In questi giorni sono state ufficializzate le conclusioni, che riconducono al consumo smodato della bevanda. La ragazza, infatti, beveva fino a 10 litri di Coca Cola ogni giorno: quantità che conteneva due volte la quantità di caffeina considerata accettabile per la salute, e oltre dieci volte la quantità giornaliera raccomandata di zucchero.
Dieci litri contengono 970 mg di caffeina e quasi 1 kg di zucchero: alla Harris erano stati rimossi quasi tutti i denti per via delle gravi carie che si erano formate proprio per lo zucchero.
Secondo i parenti, la giovane ragazza si era imbattuta in una vera e propria dipendenza dalla Coca Cola, al punto da avere crisi di astinenza quando non ne consumava.
Le autorità neozelandesi però non mettono sotto accusa i produttori della Coca Cola poiché secondo i medici la donna e la sua famiglia hanno trascurato i segnali evidenti del deteriorarsi della sua salute: non solo le carie (imputate dalla famiglia al consumo bevanda) avevano portato alla rimozione dei denti, ma addirittura uno dei suoi figli era nato senza smalto sui denti, fatto che dovevano costituire un grave campanello d’allarme che invece è stato ignorato.



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