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Aggredito e picchiato un giovane lavoratore del cantiere di una scuola, sindaco Tripodi «chiara matrice politica»

Calabria

Aggredito e picchiato un giovane lavoratore del cantiere di una scuola, sindaco Tripodi «chiara matrice politica»

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sindaco di Polistena Michele Tripodi

POLISTENA (RC) – Un lavoratore impegnato nel cantiere della scuola Brogna è stato aggredito e malmenato con intollerabile violenza e secondo i primi riscontri si tratterebbe di un episodio di ‘matrice politica’. “Appostato e poi seguito in macchina all’uscita del cantiere edile durante la pausa pranzo, il lavoratore è stato più volte colpito con pugni e calci. L’accaduto ha una chiara matrice “politica” poiché l’aggressore, secondo quanto denunciato dal lavoratore, sarebbe uno stretto congiunto di un consigliere comunale di minoranza che non ha trattenuto la sua violenza fisica lasciandosi poi andare ad accuse e minacce di morte indirizzate, oltre che al lavoratore, nei confronti del Sindaco di Polistena”.

La condanna del sindaco “è cyberfascismo”

Il sindaco, Michele Tripodi ha definito tale aggressione “un fatto gravissimo che conferma quanto asserito nei giorni scorsi a proposito di violenza alimentata sui social network, amplificatori illimitati di odio, notizie inattendibili e false. E’ cyberfascismo perché una precisa parte politica da molto tempo, si serve a Polistena della comunità virtuale per destabilizzare chiunque, colpire i propri avversari e identificare i suoi sostenitori contattandoli uno per uno, distogliendoli, condizionandoli e, nei casi più gravi, perfino spaventandoli con espedienti al limite della legalità”.

“Quanto accaduto è però ben oltre il cyberfascismo che limita la libertà personale sui social media, si è giunti alla violenza fisica, perpetrata da chi, evidentemente protetto da una pericolosa indole criminale, ha ritenuto di punire una condotta politica opposta, manifestata sui social e mediaticamente non gradita. E’ la negazione della dialettica democratica e della storia civile e politica della nostra città che è stata sempre in prima linea contro la violenza in ogni sua forma e natura, ed in particolare contro l’intolleranza fascista e la violenza mafiosa”.

“Per tali motivi la spedizione punitiva compiuta ai danni del giovane lavoratore – continua il primo cittadino – accusato di avere satiricamente rappresentato la caricatura di un esponente politico locale, è vieppiù inaccettabile e richiede la ferma e decisa condanna da parte della comunità onesta e democratica di Polistena. Solidarizziamo con il lavoratore che ha giustamente denunciato i fatti all’autorità giudiziaria e con l’impresa presso la quale svolge la propria atttività. Respingiamo totalmente tale violenza che non appartiene alla cultura democratica di Polistena che si è sempre distinta ovunque per il suo impegno a difesa della legalità, dei diritti e della giustizia sociale e invitiamo tutte le forze politiche e sindacali, le associazioni e organizzazioni democratiche a prendere posizione in modo chiaro e senza ambiguità”.

“Chiediamo, inoltre, attraverso questo atto di denuncia pubblica, alle forze dell’ordine e alla Magistratura di fare piena luce sull’episodio, di non trascurare alcun dettaglio poiché quanto accaduto oggi potrebbe costituire un precedente gravissimo che va stoppato. La violenza reale e virtuale, accompagnata dalla petulante e costante delegittimazione delle istituzioni e di tutto ciò che ruota attorno (servizi, uffici, imprese, lavoratori, dipendenti, militanti politici, semplici conoscenti) non può e non deve passare. E, siamo convinti, non passerà!”.

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