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Sicurezza dei musei e del patrimonio culturale: dal MIC 70 milioni di euro anche per la Calabria

Calabria

Sicurezza dei musei e del patrimonio culturale: dal MIC 70 milioni di euro anche per la Calabria

Tecnologie avanzate e nuovi modelli di prevenzione: al via due progetti sperimentali per la tutela dei beni culturali, con un focus sulle regioni del Mezzogiorno

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Ministero della Cultura

ROMA – Il Ministero della Cultura investe oltre 70 milioni di euro per rafforzare la sicurezza dei musei e del patrimonio culturale italiano, con un’attenzione speciale rivolta al Sud Italia. Un’iniziativa che punta a una protezione più efficace e tecnologicamente avanzata, capace di rispondere alle sfide contemporanee – dal rischio di furti e danneggiamenti fino agli eventi naturali e ambientali.

Il piano rientra nel Programma Nazionale Sicurezza per la Legalità 2021–2027, promosso dal Ministero dell’Interno – Dipartimento della Pubblica Sicurezza e finanziato con risorse europee. Protagonista dell’azione è la Direzione generale Musei del MiC, che nel 2024 ha avviato due progetti sperimentali di rilievo nazionale, con una ricaduta diretta sulle regioni Calabria, Basilicata, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

I due progetti sono:

– “Archaeological Parks Security&Safety Management Platform” – finanziato con 31 milioni di euro;
– “Security&Safety Management Integrated System” – finanziato con 44 milioni di euro.

Entrambe le iniziative mirano a potenziare gli strumenti di prevenzione e monitoraggio del patrimonio culturale, soprattutto archeologico, grazie all’impiego di tecnologie all’avanguardia: intelligenza artificiale, big data analytics e cybersecurity. Non si parla più solo di semplici videocamere, ma di sistemi intelligenti di videoanalisi, capaci di rilevare comportamenti anomali o movimenti sospetti, attivando alert predittivi e aumentando la prontezza degli interventi, il tutto nel pieno rispetto della normativa sulla privacy.

Un elemento innovativo riguarda anche la mappatura digitale dei depositi museali, passaggio fondamentale per ogni strategia di sicurezza moderna. Conoscere in modo preciso e aggiornato il contenuto dei depositi significa poter proteggere in modo più efficace ciò che spesso è invisibile al pubblico, ma di valore inestimabile per la memoria storica del Paese.

Con questi progetti, il Ministero della Cultura, guidato da Alessandro Giuli, rafforza la propria sinergia con il Ministero dell’Interno e segna un salto di qualità nella gestione della sicurezza dei beni culturali. L’obiettivo non è solo la tutela fisica delle opere, ma anche il rafforzamento del legame tra istituzioni, territori e comunità locali.

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