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Il biglietto aumenta e i servizi peggiorano. Non facciamoci truffare

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Il biglietto aumenta e i servizi peggiorano. Non facciamoci truffare

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RENDE (CS) – La denuncia arriva in una nota al vetriolo del Laboratorio Politico P2 Occupata.

“Purtroppo – si legge nella missiva firmata dal collettivo – dobbiamo apprendere dai giornali di un incontro del Magnifico Crisci con l’assessore regionale ai trasporti. Da quanto emerge dalle comunicazioni ufficiali, nessuna misura รจ stata approvata e nessuna proposta concreta รจ stata posta in discussione. Un nulla di fatto, insomma. Peggiorato dall’inclinazione del neo Rettore a ‘farsi rassicurare’, mentre la comunitร  universitaria subisce condizioni sempre piรน difficili. L’assessore Fedele รจ il meno titolato a darci rassicurazioni concrete, visto che รจ la sua stessa giunta ad essere responsabile degli aumenti che negli ultimi anni hanno reso inservibile il Trasporto Pubblico Locale (di competenza regionale). Con il taglio dei chilometri, molte ditte si sono rifatte proprio sui viaggiatori, che giร   avevano finanziato abbondantemente il trasporto su gomma con le proprie tasse. Siamo al paradosso: dobbiamo tagliare dopo aver cosรฌ tanto investito nel trasporto su gomma. In una Regione che storicamente รจ in alto alle classifiche per spesa dedicata ai trasporti, la vita del pendolare รจ sempre piรน costosa e complicata.

 

Come giร  denunciamo da anni, raggiungere l’UniCal dalle altre parti della Calabria รจ una impresa ardua: treni o pullman, sovraccarichi o soppressi, che lasciano i viaggiatori a terra senza alternative. Orari improponibili che non corrispondono alle esigenze dei cittadini e prezzi che crescono costantemente, senza che nessuno intervenga. Anzi, molte assegnazioni del servizio pubblico vengono prorogate da anni in deroga, senza gara d’appalto. Cosa fa la Regione per fermare questo scempio? Che interesse ha a lasciar fare questi speculatori?

Non solo. Anche per la mobilitร  nell’area urbana la situazione รจ tragica. I prezzi dei biglietti sono schizzati in alto fino a superare le possibilitร  concrete di studenti e famiglie. Questo riguarda anche gli abbonamenti, che non offrono piรน alcun vantaggio. Sono aumenti inaccettabili, ingiustificabili anche nella tariffazione delle grandi metropoli. Per non parlare della totale assenza di bacheche per gli orari, delle biglietterie e della oscena temporizzazione delle corse che, concentrando nello stesso momento l’arrivo dei bus, obbliga a lunghe attese e disagi. Disagi per i viaggiatori come quello provocato dall’assenza di un servizio notturno.

Costi elevati e servizi peggiori, la comunitร  universitaria ha bisogno di risposte. Non di un ennesima riunione a porte chiuse, promossa da chi vuole speculare economicamente o politicamente su queste problematiche. Abbiamo visto che queste riunioni non hanno prodotto nessun risultato. Il diritto alla mobilitร  in questa Regione non รจ un tema da salotto o da propaganda. Non possiamo continuare in questa crisi di rappresentanza che ci fa essere cosรฌ penalizzati. Crisci non puรฒ dirsi tranquillizzato dall”assessore alle rassicurazioni’ senza ignorare la realtร  e i disagi che si vivono nella quotidianitร  dell’UniCal. Invece che salottare con gli amministratori ci si aspetterebbe che cercasse di costruire un tavolo partecipato da tutta la comunitร  universitaria, che strappi agli amministratori regionali delle soluzioni concrete. Dobbiamo essere partecipi delle decisioni che ci riguardano. La posta in palio รจ, non solo il presente di migliaia di studenti,  ma anche un diritto di tutti i cittadini calabresi”.

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