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Aziende con il cappio al collo per i mancati pagamenti della Regione
CATANZARO – “Non basta stanziare risorse finanziare per promuovere e accompagnare la crescita del sistema produttivo se non si rendono fruibili”.
Lo afferma, in una dichiarazione, il presidente degli Industriali calabresi, Giuseppe Speziali. “Il paradosso – aggiunge – รจ che la nostra regione sembra davvero fare di tutto per rallentare, attraverso percorsi e procedure complicate ed inattuabili, la spendibilitร di molte risorse finanziarie, anche comunitarie, che sarebbero un vero toccasana nell’attuale asfittico sistema economico regionale. E’ il caso del funzionamento, o sarebbe meglio dire del mancato funzionamento, del Nucleo regionale per il rilascio delle autorizzazioni d’impatto ambientale Via e Vas. E’ una storia infinita quella di questo Nucleo insediato presso l’Assessorato regionale all’Ambiente, che da piรน di tre anni, passando attraverso vicende politiche prima e giudiziarie e amministrative poi, non riesce piรน a produrre uno straccio di lavoro o di risposta alle numerose richieste che pervengono sia dal sistema privato che da quello pubblico. Questo stallo dell’ attivitร (l’Amministrazione regionale non riesce a nominare un nuovo Comitato e quello vecchio non raggiunge mai il numero legale per il rilascio delle autorizzazioni) continua a tenere bloccate centinaia e centinaia di domande, con effetti devastanti sulla realizzazione di moltissimi progetti di sviluppo di imprese ed Amministrazioni”. “E’ appena il caso di ricordare – dice ancora Speziali – che circa l’80% delle progettualitร sia pubbliche che private sono assoggettate alle autorizzazioni di impatto ambientale (Piani Comunali, PISL, bandi regionali) e questo dato da solo basta per dare la misura di quale danno si stia arrecando alle imprese ed ai cittadini calabresi con le ‘non decisioni’. Un Comitato regionale, quello per la valutazione d’impatto ambientale che funziona, quando funziona, a singhiozzo, costringendo quasi sempre gli operatori ad affidarsi nelle mani della divina provvidenza perchรฉ, di volta in volta, si possa sperare che il ‘numero legale’ sia raggiunto”. “In una celeberrima, quanto purtroppo sempre attuale, battuta, il grande Antonio De Curtis diceva : e io pago! Perciรฒ se non ci saranno, nel breve, risposte adeguate e soluzioni definitive all’ormai endemico problema – conclude Speziali – ci faremo promotori di una ‘class action’ per far valere i diritti ad oggi ancora e ripetutamente negati alle nostre imprese. Non รจ piรน possibile rimanere indifferenti rispetto a quanto sta succedendo ed i cui effetti compromettono l’attivitร e le possibilitร di sviluppo dell’intero tessuto produttivo calabrese”.



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