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Vergogne di Calabria: Sila, impianti chiusi e prezzi da ‘Dolomiti’
LORICA (CS) – E’ in corso la stagione più drammatica dell’economia silana.
La chiusura dell’impianto di Lorica e il mancato collegamento con le piste di Camigliatello massacrano tutti gli operatori del settore. Come se non bastasse la neve scarseggia, mentre gestori e professionisti ‘litigano’ per la sopravvivenza. I retroscena di una triste vicenda che rischia di mutilare ulteriormente il turismo invernale cosentino sono raccapriccianti. “La vita tecnica degli impianti di Lorica – spiega Fiorino Spizzirri cosentino doc presidente dell’unione mestri di sci calabrese – ĆØ scaduta. Ci sono fondi stanziati dalla comunitĆ europea per il ripristino e per il collegamento con Camigliatello, ma al momento ĆØ tutto fermo. Lo sapevamo da sempre. Dopo 30 anni vanno sostituiti, si poteva intervenire in tempo, la scadenza non era un mistero. Ora se tutto va a buon fine, rischiamo di rimanere comunque qualche anno senza impianti”.
A questo si aggiungono gli screzi tra professionisti. “Stiamo avendo mille problemi con i responsabili degli impianti – continua Spizzirri – noi facciamo di tutto per portare sulle piste scolaresche e gruppi a sciare anche quando gli impianti sono chiusi, ma ci ostacolano. L’ultima volta ad un gruppo di principianti che doveva fare lezione a monte, quindi pagando il biglietto e facendo guadagnare l’azienda, ĆØ stato vietato di salire. Rischiamo di fare tutti una brutta figura. Se remiamo uno contro l’altro non cambia niente e ci troviamo come oggi ad andare in Basilicata a fare eventi nazionali che prima si tenevano qui in Sila. Noi facciamo questo lavoro ĆØ una tragedia”.
E il problema dei prezzi. “Fino a quando avremo albergatori – tuona il presidente dei maestri di sci – e gestori degli impianti che fanno prezzi superiori al Trentino o alla Valle d’Aosta non saremo mai competitivi. A Madonna di Campiglio hanno 90 km di piste, noi solo quattro, non c’ĆØ proporzione. L’unica possibilitĆ per sopravvivere ĆØ abbassare i prezzi ed unire Lorica a Camigliatello altrimenti i turisti dopo due giorni si annoiano e scappano, non possono sciare sempre sulla stessa pista. Dieci anni fa hanno fatto l’ovovia bastava programmare una stazione intermedia ed oggi avremmo potuto lavorare anche con poca neve. La soluzione ĆØ riunire albergatori, operatori della Sila, professionisti dello sci, istituzione e gestori delgi impianti e programmare i prossimi vent’anni di attivitĆ . PerchĆØ quello che oggi fanno in Trentino lo hanno progettato quindici anni fa, non se lo sono inventati”.
I maestri Danilo Batacchi, Enrico Maria Massocchi e Gianmario Massocchi, soci fondatori della Scuola Italiana Sci, dissentono dalle affermazioni del Presidente del Collegio Maestri di Sci Calabria Fiorino Spizzirri rammentando che “la trasferta in Basilicata ĆØ dovuta esclusivamente alla mancanza di neve e giammai ad una posizione ostativa dellāEnte gestore delle piste, assolutamente disponibile nei riguardi delle scuole di sci presenti al punto da fornire gratuitamente skipass stagionali a tutti i maestri e garantire agevolazioni agli allievi degli Istituti scolastici frequentanti le stesse. Inoltre lāinnevamento artificiale ĆØ assicurato solo alle basse temperature, assolutamente inesistenti in questa stagione invernale”.



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