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Centotrentatré assunzioni ‘anomale’ all’Asp di Cosenza, il caso all’attenzione dei ministeri

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Centotrentatré assunzioni ‘anomale’ all’Asp di Cosenza, il caso all’attenzione dei ministeri

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COSENZA – La nomina dei nuovi impiegati statali in forza nel comparto sanitario bruzio continua ad essere sotto i riflettori della politica.

“Occorre attivarsi immediatamente per verificare la regolarita’ delle procedure di assunzione di 133 precari all’Asp di Cosenza. Si corre il rischio che queste possano essere dichiarate illegittime a causa di presunte irregolarita’ e scarsa trasparenza”. E’ quanto si legge in un’interrogazione dell’onorevole Giuseppe Galati rivolta al Ministro della Salute e al Ministro dell’Economia e delle Finanze. “Lo scorso mese di aprile, infatti, il Tavolo tecnico per la verifica degli adempimenti regionali, il cosiddetto ex Massicci, istituito presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze, avrebbe confermato – aggiunge – l’esistenza di profili di anomalia nella procedure di assunzione dei lavoratori precari a seguito dell’avviso pubblicato dalla Regione Calabria il 24 gennaio 2014. Da quanto si apprende si sarebbero riscontrati gravi difetti formali e di processo. Mi auguro che l’intervento dei Ministri Lorenzin e Padoan – sottolinea Galati – sia alquanto tempestivo considerando la grave crisi occupazionale che investe la Calabria e tenendo conto delle sofferenze riscontrate in questi anni nel settore della sanita’. Il prolungato blocco del turn-over e la nomina tardiva del Commissario ad acta hanno ulteriormente aggravato una gia’ precaria situazione esistente. Il Governo – conclude – dimostri di intervenire prontamente quando si verificano situazioni di emergenza: la lotta alla disoccupazione e al precariato e il miglioramento dei servizi nella sanita’ sono esigenze prioritarie per contrastare il disagio sociale e assicurare diritti fondamentali alla collettivita’. Attese inutili nel prendere decisioni importanti per il territorio calabrese, come avvenuto nel recente passato, non possono piu’ essere tollerate”.

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