“Ho detto no al referendum e ora Renzi tace sul cimitero dei migranti”

L’affondo di Franco Corbelli: “Stranamente il governo ha bloccato la realizzazione del cimitero internazionale dei migranti e non risponde più al comune di Tarsia”.
 

COSENZA – Franco Corbelli all’attacco del governo Renzi. Il leader del movimento Diritti Civili denuncia lo strano silenzio del presidente del Consiglio sulla realizzazione, ormai data per certa, del cimitero dei migranti a Tarsia.
 

“Indignato e addolorato per le continue stragi di migranti nel Canale di Sicilia – afferma Corbelli – denuncio oggi un fatto gravissimo che calpesta ogni principio di libertà, di democrazia e di umanità e che chiedo al presidente del Consiglio di chiarire immediatamente. È successo che da quando mi sono schierato per il No al referendum costituzionale, stranamente e significativamente il governo (cioè Matteo Renzi) ha bloccato la realizzazione del cimitero internazionale dei migranti e non risponde più al comune di Tarsia, dopo che l’esecutivo aveva, per diverso tempo, addirittura auspicato la procedura d’urgenza e sollecitato la ultimazione della grande opera umanitaria universale per il mese di giugno, per poter così accogliere le diverse centinaia di salme della tragedia del 18 aprile 2015, che si stanno recuperando al largo di Catania”.
 

“Il fatto grave – dice ancora Corbelli – è che era tutto pronto per partire con la realizzazione dell’opera umanitaria. Il sindaco di Tarsia, Roberto Ameruso era da mesi, in costante contatto con il governo, il ministero degli Interni, a cui aveva recapitato tutta la documentazione richiesta, aspettava solo il via libera per iniziare i lavori. Avevamo anche invitato Renzi a visitare il sito, dove è prevista l’opera umanitaria. All’improvviso tutto si è fermato e dal Governo non rispondono più alle telefonate del sindaco di Tarsia”.