Area Urbana
Sanità, Barbanti: “basta scontri, risolvere i problemi come la chiusura dei centri di Cure primarie” (AUDIO)
“Sulla sanità in Calabria serve punto fermo dopo un anno di scontri”. In merito all’ennesimo scontro tra Scura e Oliverio, il deputato del Partito Democratico, Sebastiano Barbanti sottolinea che è solo a danno dei calabresi.
COSENZA – “Dopo un anno di scontri tra la Regione e la Struttura commissariale, è il momento di mettere un punto fermo. La Regione deve programmare, possibilmente con atti e non con chiacchiere, e i Commissari devono tenere fede al mandato assegnato dal Governo”. Il deputato del Pd, Sebastiano Barbanti prova a calmare i toni e a far tornare governatore e commissario, sulla vera problematica che è quella del ‘diritto alla salute’ dei calabresi. “Non ci possono essere più invasioni di campo – aggiunge – perché è del tutto evidente che il prezzo di questa diarchia la stanno pagando a caro prezzo i cittadini calabresi, gli ammalati e le persone più deboli”.
Barbanti pertanto cita tra l’altro, anche la problematica della chiusura del Centro di cure di Primarie di Cosenza e Rende ai microfoni di Rlb Radioattiva
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“L’ultima vicenda dei ricorsi contro il Decreto numero 30 segna il punto più basso di questa vicenda e farebbe bene il Presidente della Regione ad utilizzare tutti gli strumenti possibili per portare ordine, decoro e legalità all’interno della Regione e del servizio sanitario regionale. E’ arrivato il momento di smetterla con gli annunci e di occuparsi della salute dei calabresi”.
“A tale proposito – dice ancora Barbanti – segnalo due questioni al presidente Mario Oliverio e al commissario Massimo Scura che andrebbero affrontate a partire da oggi: la chiusura a Cosenza e Rende dei Centri di Cure primarie che stanno facendo aumentare i ricoveri con codice bianco presso nel pronto soccorso dell’Annunziata e l’impossibilità per anziani non autosufficienti e ammalati cronici di trovare un posto letto nelle strutture extraospedaliere della regione a causa dei tetti mensili fissati ai budget e per la riduzione delle prestazioni a causa dell’adeguamento tariffario delle rette”.
“A tutto ciò si deve aggiungere l’aumento delle liste di attesa per ricoveri negli ospedali pubblici e soprattutto nelle cliniche private. Di questo passo in Calabria diventa impossibile ammalarsi a meno che non si decida di trasferirsi in altre regioni”. “Tutte queste disfunzioni – conclude il deputato del Pd – devono essere affrontate in tempi brevi e mi riservo, in caso di inerzia del Dipartimento Salute e della Struttura commissariale, di chiedere un intervento diretto del Ministero della Salute”.



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