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Cane randagio torturato e ucciso a Sangineto: la Lega Nazionale Difesa del Cane si costituirà Parte civile
Anche la LNDC chiede giustizia per Gegè, il cane randagio bastonato, torturato e impiccato da 4 ragazzi. La Lega sporgerà denuncia e si costituirà parte civile
CITTADELLA DEL CAPO (CS) – Rabbia, indignazione ma soprattutto giustizia per Gegè, il grande randagio bianco torturato a morte da 4 ragazzi che sono stati denunciati dopo aver filmato le sevizie alla povera bestia e averne pubblicato il filmato su Facebook. Sono oltre 22.000 le firme sottoscritte dalla petizione on-line lanciata dal Gruppo “Non solo Animali” (qui il link per firmare la petizione) che chiede giustizia e punizioni esemplari contro gli autori di un gesto tanto vile quanto crudele contro un povero cane indifeso. La notizia di oggi è che anche la Lega Nazionale Per la Difesa del Cane, chiede giustizia e annuncia che sporgerà denuncia e, in sede processuale, si costituirà parte civile.
LNDC: “giustizia per Gegè, torturato e ucciso da 4 vigliacchi”
Questo il comunicato dell’ente: “I responsabili, 4 giovani uomini, che hanno ripreso in un video l’atroce misfatto e l’hanno postato sul Web, sono già stati identificati grazie alla celere attività investigativa della locale stazione dei Carabinieri e deferiti all’Autorità giudiziaria di Paola per il reato di uccisione di animali, in concorso. Lega Nazionale per la Difesa del Cane ha annunciato che sporgerà denuncia e, in sede processuale, si costituirà parte civile.
La malvagità che spesso si nasconde nell’animo umano ha colpito ancora. La vittima questa volta è un povero randagio di grossa taglia, catturato da quattro vigliacchi individui che lo hanno appeso per il collo e poi preso a mazzate in testa fino a che non è spirato fra atroci sofferenze. Non paghi di compiere questo terribile gesto di crudeltà, gli efferati animalicidi, tutti di giovane età; hanno ripreso l’intera straziante scena, commentandola con risate e sghignazzi, e l’hanno pubblicata sul più noto del social network.
Ovviamente la vicenda, che ha avuto come macabro teatro un’area boschiva, ha suscitato orrore e indignazione da parte degli utenti del Web che hanno allertato le forze dell’ordine. I carabinieri della stazione di Cittadella del Capo hanno rapidamente identificato gli autori dello sconvolgente episodio, “provocato” parrebbe dall’uccisione di due capre, e li hanno deferiti all’Autorità Giudiziaria di Paola per il reato di uccisione di animali in concorso. Reato che secondo l’articolo 544 bis del Codice penale è punito con la reclusione da 4 mesi a 2 anni.
LNDC, per seguire da vicino il caso, ha annunciato che sporgerà denuncia e in sede processuale si costituirà parte civile. “Questa infelice creatura, che abbiamo voluto chiamare Gegè per ricordarlo con un’identità, reclama che sia fatta giustizia e come lui tutte le altre vittime di uomini perversi e senza cuore” – dice Piera Rosati, presidente di Lega Nazionale per la Difesa del Cane.




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