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Camigliatello, Magorno difende il ‘suo’ PD. Oliverio: “recuperare Codice etico”

Calabria

Camigliatello, Magorno difende il ‘suo’ PD. Oliverio: “recuperare Codice etico”

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Recuperare un Codice etico e il rapporto con la gente. Magorno sottolinea la necessità di ‘ripartire dal basso per recuperare il rapporto con i calabresi.

 

CAMIGLIATELLO SILANO (CS) – Seconda giornata, quella di oggi, dell’assemblea regionale del partito democratico calabrese. Ieri la giornata è stata caratterizzata anche dall’intervento del presidente Oliverio che ha ribadito in primo luogo il sostegno alla magistratura, lanciando però al contempo una proposta: “dobbiamo recuperare un Codice etico a cui chiedere a tutti di conformarsi e che il Partito sia supervisore. Se recuperiamo la necessaria fiducia possiamo recuperare anche il rapporto con la gente, altrimenti le derive populiste saranno travolgenti. Essere rigorosi nella legalità è in primo luogo una questione politica, non significa essere moralisti”. Oliverio, nel suo intervento all’Assemblea regionale del Pd, ha voluto sottolineare come “Il partito si deve impossessare di temi cardine come il problema delle infrastrutture, i contenuti del Patto per il Sud, strumenti importanti che per essere incisivi non possono non dispiegare un’azione sul complesso del territori”

“Ho molto apprezzato il coraggio della relazione di Magorno – ha proseguito Oliverio. – Il nostro è l’unico partito che regge perché abbiamo radici e tradizioni, ma dobbiamo riflettere sulla funzione del partito: è necessario un assetto istituzionale. Sarebbe sbagliato mantenere una chiusura rispetto a quello di cui si discute e bisogna evitare il gioco strumentale sulle sconfitte: c’è un limite nazionale ma anche un problema di carattere locale sulla sconfitta. Scaricare ci porta a non entrare nel merito, c’è il vizio di utilizzare le situazioni per ragioni, seppur comprensibili, di legittime ambizioni.

Oliverio: “Abbiamo ereditato una situazione disastrosa”

“Facciamo un lavoro difficile e purtroppo c’è una prevalenza di letture negative. Ma abbiamo costruito un rapporto con Governo, che ci ha portato risorse importanti per la nostra regione. Abbiamo anche recuperato un buon rapporto con l’Europa e il commissario europeo. La prima volta, quando ci siamo seduti, al tavolo ridevano. Quando ci siamo presentati con uno sforzo concreto hanno cambiato opinione. Oggi abbiamo programmi – ha dichiarato il governatore calabrese – che stanno per partire. Ci sono tutta una serie di progetti e risorse che devono essere utilizzati con assoluto rigori, criteri determinati per evitare le tentazioni clientelari. Stiamo lavorando anche sulle grandi incompiute, pensiamo alla Diga del Menta in cui lavori sono fermi da cinque anni. Ieri, sulla Trasversale delle Sere, si sono sbloccati altri lotti che erano finiti. Per le Grandi opere abbiamo fatto una task force. Abbiamo definito un importante accordo di programma per Gioia Tauro e il Governo si è impegnato ad accelerare le procedure della Zes”.

“Abbiamo definito – ha detto ancora il Governatore – il Piano dei rifiuti. In giro per la Calabria non se ne vedono. E contemporaneamente lavoriamo per costruire il sistema. Si mette nell’alveo della legalità un settore come quello dei Trasporti dove ogni anno si spendono centinaia di migliaia di euro. E non dimentichiamo la riorganizzazione della macchina regionale: il prima fattore di ostacolo per lo sviluppo è la struttura burocratica. Quanti e quali impacci abbiamo dovuto superare, ci abbiamo messo cinque mesi, e dopo è nato anche un contenzioso ma siamo sicuri di aver impostato in maniera tale le cose da tenere al riparo la Regione. Da lunedì la nuova riorganizzazione sarà operativa, abbiamo ruotato il 50 per cento dei dirigenti. Assieme a questo dobbiamo approvare una legge per semplificare il rapporto tra Regione e il territorio. Nella vecchia struttura si sono sedimentati un coacervo di interessi e di atteggiamenti culturali. Questa discussione che abbiamo avviato può produrre un cambiamento importante. E la sanità non si può ridurre ad una rissa. Le leve decisionali sono nelle mani del commissario, se ci fosse stata una cooperazione con il governo regionale ci sarebbe stata una interlocuzione, ma se ogni volta il ‘piatto’ è pronto, mi dovete dire qual è lo spazio. Anche la proposta del Pd, partito di governo affidata alla Consulta per la sanità, non ha trovato ascolto ed è finita nel cestino. Tutti gli sforzi che si possono fare, se questa frontiera di un servizio vitale per la comunità non ha una risposta adeguata non c’è salvezza per nessuno”.

“La discussione avviata – ha concluso Oliverio – è importante. Anche per le questioni interne al partito ci sono luoghi e occasioni. Dopo il referendum si apre la stagione del congresso. In vista di questo appuntamento meglio non continuare a dilaniarsi in discussioni interni, si perde solo il rapporto con la realtà”.

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Magorno: “Meno correnti, più partito. Lunedì presenterò la nuova segreteria”

Se Oliverio ha apprezzato Magorno, il segretario regionale ha sottolineato come Oliverio stia operando bene in un contesto difficile “ma ora bisogna accelerare”. “Sulla sanità – ha aggiunto – confermiamo la nostra linea sui commissari. Oggi però si parla del Pd calabrese, un partito che deve essere inclusivo”. Non è mancato da parte del segretario un attacco ai pentastellati: “Non prendiamo lezioni dai 5 Stelle e non abbiamo bisogno delle loro inutili manifestazioni come quella di Reggio Calabria”. Lo ha detto il segretario del Pd Calabria, Ernesto Magorno, nella sua relazione all’Assemblea regionale del partito a Camigliatello. “Proprio a Reggio Calabria, tra l’altro – ha aggiunto – si terrà la festa dell’Unita’ regionale“. E poi l’elogio al Premier: “Il Governo Renzi ha messo davvero la Calabria al centro della sua azione, ma noi deputati calabresi dobbiamo fare di più per una regione che purtroppo resta la Cenerentola del Paese”.

“Il Pd deve ripartire dal basso, ascoltando i calabresi. Abbiamo bisogno di meno correnti e più partito e di una discussione di collettivo. C’è bisogno di un confronto continuo e costante e di decidere insieme. I sindaci siano parte del Direttivo dei circoli. Bisogna essere aperti e coinvolgere”. Magorno è intervenuto anche sulla riforma costituzionale definendola una svolta copernicana: “Dobbiamo far votare sì e far capire che il referendum è per l’Italia e non per il Pd”. Infine l’annuncio: “Lunedì alle 12 presenterò la mia segreteria. Il problema – ha aggiunto – non è il segretario regionale, ma una classe politica che pensa a conservare lo status quo. il Pd avrà anche dei forum con le migliori energie”.

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