Calabria
Boss minaccia in aula il procuratore aggiunto di Cosenza Manzini: “Stai zitta!”
Inaspettata reazione durante la deposizione di un collaboratore di giustizia.
CATANZARO – “Ciò che è accaduto in aula è una ‘caduta di stile’ di alcuni ‘ndranghetisti che solitamente non fanno sceneggiate plateali. Però se si è arrivati a esternare così insofferenza davanti alle dichiarazioni di un collaboratore di giustizia vuol dire che sono stati toccati nervi scoperti e che si è toccato i vertici di alcune famiglie ‘ndranghetiste”. A dirlo è stato il procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri in relazione a quanto accaduto alcuni giorni fa nel tribunale di Vibo Valentia dove il boss Pantaleone Mancuso, capo della cosca di Limbadi, collegato in video conferenza ha inveito contro il procuratore aggiunto di Cosenza Marisa Manzini, applicata alla Dda di Catanzaro per seguire il processo come pm ed i carabinieri, arrivando ad intimare al pm di “stare zitta”.
“Dal punto di vista investigativo e giudiziario – ha aggiunto Gratteri – è positivo perché consente alla Procura, rappresentata in aula dalla dottoressa Manzini, di spiegare meglio la portata criminale e la pericolosità dei soggetti. Certo dispiace ed esprimo massima solidarietà alla collega Manzini e al tribunale e voglio ribadire che né lei né i giudici sono soli. La dottoressa Manzini è procuratore aggiunto a Cosenza ma per noi fa parte della magistratura inquirente di Catanzaro che sta diventando sempre più unita e compatta”. Gratteri ha anche riferito di avere ricevuto una telefonata di Giovanni Melillo, Capo Gabrinetto del Ministro della Giustizia, “per esprimere la solidarietà del Ministro e di considerare il Guardasigilli pronto ed attentato per qualsiasi cosa sia necessaria per la sicurezza dei magistrati e la funzionalità dell’ufficio. Mi ha anche riferito che che c’è il massimo interesse per il distretto di Catanzaro”.
Presidente Oliverio: “Massima solidarietà. Minacce alla Manzini segno di arroganza della ‘ndrangheta”
Attestati di solideratià al PM sono arrivate da tutti gli esponenti politici e istitutizionali regionali. Anche il governatore della Calabria mario Oliverio ha voluto esprimere la sua solidarietà. “Le gravissime minacce pronunciate dal boss Mancuso in sede d’udienza contro il pm Manzini rappresentano un segno di quanto l’arroganza della ‘ndrangheta sia potuta giungere così in alto“, ha dichiarato il presidente della regione in una nota. “Noi –prosegue Oliverio- non solo la respingiamo, ma la combattiamo apertamente, con i fatti e gli atteggiamenti quotidiani, con la nostra attività di governo e al Pm Manzini esprimiamo, pertanto, non solo la nostra solidarietà, ma la vicinanza piena nel segno di una comune azione, su campi diversi, per la legalità e contro le mafie. Quelle minacce contro la dottoressa Manzini sono minacce contro tutti i calabresi onesti e devono incitare le popolazioni a stare dalla parte dello stato, delle istituzioni per difendere la democrazia e far vincere legalità e giustizia”.



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