Area Urbana
(VIDEO) Centro storico, residenti in Consiglio Comunale chiedono di poter ‘scegliere’ come investire i fondi
Lo avevano annunciato e lo hanno fatto. I rappresentanti del Comitato Piazza Piccola si sono presentati questa mattina alla seduta del consiglio comunale di Cosenza.
COSENZA – Qualche giorno fa avevano annunciato la loro presenza invitando tutti i cittadini e chiedendo l’immediata apertura di un tavolo inter-istituzionale. Difendono il centro storico abbandonato, i rappresentanti del Comitato e questa mattina sono intervenuti anche loro alla seduta, convocata anche per discutere un tema in particolare all’ordine del giorno ovvero “Cosenza vecchia e periferieâ€, e per sottolineare il degrado sociale e urbanistico del Centro Storico e dei quartieri periferici, ma anche avere la possibilità di fornire proposte e determinazioni.
Ecco l’incursione pacifica dei rappresentanti del Comitato Piazza Piccola, che hanno preso questa mattina la parola in consiglio comunale per chiedere l’attivazione di un tavolo inter-istituzionale con Regione Calabria, Comune di Cosenza e abitanti del quartiere. “Vogliamo uscire dall’isolamento… siamo madri, padri e figli di chi vive costantemente le situazioni di emergenza delle periferie della città . Ci siamo riuniti in un assemblea popolare e la nostra lotta serve a farci ascoltare perchè vogliamo far capire che esiste un problema… “. Il riferimento infatti non è solo ai crolli e ai palazzi pericolanti ma all’assenza di tutta una serie di servizi: sociali, sanitari, assistenziali. Nel corso dell’assise i consiglieri comunali all’unanimità hanno approvato la richiesta dei residenti di poter partecipare insieme alle istituzioni alle decisioni che riguarderanno i progetti da attuare nel centro storico.
Dal Consiglio comunale odierno sono inoltre emerse una serie di risorse alle quali il Comune e i privati potrebbero accedere per mettere in sicurezza gli stabili di Cosenza Vecchia. Si tratta dei 35 milioni di fondi POR Calabria per l’area urbana Rende – Cosenza, oltre 30 milioni di euro della Legge Abbruzzo per gli adeguamenti antisismici di cui sono stati spesi ad oggi (in tutta la regione) appena 500mila euro, 10 milioni di euro di finanziamenti CIPE, 18 milioni di euro per le periferie. Fiumi di denaro che si spera vengano spesi a tutela dell’incolumità dei residenti costretti da anni a convivere con il terrore dei crolli.
GUARDA IL VIDEO dell’INTERVENTO al CONSIGLIO COMUNALE
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