La FGCI e il PCI di Cosenza si oppongono fortemente all’accordo tra il Miur e la multinazionale McDonald’s: “Questo serve solo ad aumentare gli introiti dell’azienda e noi studenti veniamo sfruttati”
COSENZA -Lo scorso 7 ottobre, nella giornata di mobilitazione nazionale degli studenti, in diverse piazze d’Italia e anche qui a Rende di fronte la sede del McDonald’s, sono stati aperti striscioni che rivendicavano una giusta paga per le ore passate in alternanza scuola-lavoro. La protesta è sorta per dire ‘No’ al protocollo d’intesa fra l’azienda e il Ministero dell’Istruzione, che prevede l’inserimento di 10mila studenti, in 500 locali di tutta l’Italia, presso l’azienda multinazionale McDonald’s. Oggi la loro battaglia continua ed energicamente continuano ad opporsi al famigerato accordo.
“Tra le tante riforme – si legge in una nota di FGCI e PCI di Cosenza – di cui il nostro Primo Ministro va orgoglioso vi è sicuramente il cosiddetto “Jobs Act”, ed ecco che, come se già non fossero bastate le numerose proteste derivanti dai ceti dei lavoratori e dei giovani studenti, che iniziano i primi provvedimenti tesi a mettere in mostra i veri intenti di un governo che mira sempre di più a sfruttare gli sfruttati. E’ infatti notizia di pochi giorni fa che il Miur ha siglato un accordo con la più importante catena di fast food mondiale, McDonald’s.
Con questo accordo gli studenti italiani potranno svolgere le ore di alternanza scuola-lavoro, previsti dalla legge 107 (quella che il governo si ostina a chiamare la “buona scuola”), presso la multinazionale americana di fast food. Grazie a questa intesa, dunque, 10 mila studenti dei licei avranno la possibilità di fare esperienza lavorativa “gratuita” per circa 200 ore nei locali di tutta Italia del noto marchio. Ma realmente in soldoni tutto questo cosa significa?
McDonald’s afferma di avere nel nostro Paese, da nord a sud, circa 20 mila dipendenti retribuiti e sotto contratto. In merito a questo accordo subentreranno così 10 mila giovani liceali che andranno a svolgere il lavoro di vendita di cheeseburger ed happy meal gratuitamente, facendo così diminuire l’orario di lavoro e la retribuzione di chi svolge questo lavoro sotto contratto. E aumentare gli introiti non è forse il sogno che ogni multinazionale che si rispetti tiene nel proprio cassetto? Certo è che non ci si aspettava, o non ci si voleva aspettare, che questo sogno venisse realizzato grazie alla “collusione” del Ministero dell’istruzione della Repubblica Italiana.
La FGCI e il PCI di Cosenza si oppongono fortemente a questa campagna di schiavitù attuata dal nostro Governo, ricordando che non si deve mai scendere a compromessi quando si tratta dei diritti dei lavoratori, degli studenti e delle classi meno abbienti. Questa mossa imprenditoriale, mascherata da fantomatica esperienza formativa è in realtà vero e proprio sfruttamento, ipocrita regalo che il MIUR fa al capitalismo e vile venir meno alla funzione nobile della scuola pubblica. Noi comunisti siamo contro ogni forma di sfruttamento e non abbasseremo mai il capo quando si rischiano di mutilare i nostri diritti e saremo sempre in prima linea per alzare la voce a tutela e a difesa di chi ne ha veramente bisogno”.