LA SEGNALAZIONE – Ai tavolini pubblici di Piazza Bilotti bisogna consumare?

Nella nuova piazza del centro città di Cosenza hanno dimenticato di istallare le panchine, il Comune ha provveduto a collocare tavoli e sedie ‘gratuiti’, ma c’è chi invita a pagare per sostare.

COSENZA – Dovrebbe essere gratis sedersi in piazza Bilotti. Certo il progetto tanto osannato dall’amministrazione comunale non ha previsto la presenza delle panchine, ma al ‘danno’ è stato ormai posto rimedio. Il Comune di Cosenza ha infatti provveduto a collocare dei tavoli e delle sedie pubblici per consentire ai passanti di riposarsi. Negli ultimi giorni però sono diversi i cittadini che notano come i locali della piazza usino questi come strumento di ‘adescamento’ dei clienti a cui chiedono, gentilmente, di consumare qualcosa durante la loro sosta. Esempio ne è un racconto di utente che segnala come “in realtà tanto pubblici non mi sembrano, visto che se ti siedi i gestori di uno degli esercizi li vicino quasi ti obbligano ad ordinare. Anzi toglierei il quasi. I primi giorno che hanno messo i tavolini a disposizione dei cittadini, mi sono recato con la mia fidanzata a Piazza Bilotti ho acquistato due cornetti ed un paio di caffè e ci siamo seduti ad uno dei tavolini pubblici in mezzo alla Piazza.

Dopo pochi minuti un cameriere di uno degli esercizi commerciali al lato dei tavolini si è avvicinato chiedendo cosa volessimo. Ho risposto che eravamo a posto così ringraziandolo, ma lui ha insistito con tono poco sicuro che qualcosa la dovevamo prendere che non era corretto per i proprietari. Alla mia domanda, ma i tavolini non sono pubblici? Ha balbettato qualcosa tipo ‘si i tavolini sì, ma le sedie le abbiamo messe noi a disposizione e se i proprietari vedono che consumate altro non è bello’. Ho insistito dicendo che credevo fossero pubblici ed è andato via dicendo ‘ok per ora non fa nulla, ma lasciate tutto pulito’ molto fastidiosa come cosa”. Che la situazione sia gestita in maniera ‘anomala’ lo testimonia un altro signore raccontando la sgradevole vicenda alla quale ha assistito. “Una signora – spiega – era tranquillamente seduta ad uno di questi tavolini verdi, si è avvicinato un cameriere e le ha chiesto di liberare il posto perché serviva ad ‘altra clientela’. In quel momento c’era uno spettacolo di piano-bar presso la friggitoria che evidentemente gestisce i tavolini in maniera molto ‘discrezionale’. Praticamente i tavolini non sono affatto a disposizione di tutti, sono ‘discrezionali’ (al bisogno)”.

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