Calabria
Bova si sospende dalla commissione antindrangheta: presunti rapporti con un boss
Arturo Bova si è sospeso dalla presidenza della commissione regionale antindrangheta, in attesa che vanga fatta luce sul suo ruolo nell’ambito dell’inchiesta antimafia Jonny.
REGGIO CALABRIA – Il consigliere regionale del Pd Arturo Bova si è sospeso dalla presidenza della commissione regionale antindrangheta. Arturo Bova si è autosospeso (senza dimettersi, come chiesto invece dal M5S) dall’incarico in attesa che vanga fatta luce sul suo ruolo nell’ambito dell’inchiesta antimafia Jonny, in cui sono state diffuse notizie riguardanti i suoi presunti rapporti con il capo cosca di Roccelletta di Borgia Nando Catarisano, arrestato nel blitz dello scorso 15 maggio della Dda di Catanzaro poiché ritenuto organico al potente clan Arena.
“Animati – afferma il segretario regionale del Pd Calabria, Ernesto Magorno – da un sano rispetto della legge e delle istituzioni, ci auguriamo che il consigliere regionale Arturo Bova saprà chiarire nelle sedi competenti la vicenda sui presunti rapporti con un esponente della criminalità organizzata di Roccelletta di Borgia”.
I parlamentari M5s Dalila Nesci, Paolo Parentela, Federica Dieni e Nicola Morra, insieme a Laura Ferrara, del parlamento europeo; avevano chiesto le dimissioni di Bova. “Questa gravissima vicenda – scrivevano i 5stelle in una nota – conferma lo stato in cui si trova la politica calabrese. Simili paradossi non esistono in alcun luogo al mondo. Per anni Bova si è accreditato come paladino della lotta alla criminalità organizzata calabrese, arrivando, in un contesto di profonda debolezza e doppiezza della politica, a piazzarsi al vertice della commissione Antindrangheta del consiglio regionale. Adesso che il re è nudo, servono scelte politiche inequivocabili, anche da parte del governatore regionale, Mario Oliverio, che finora ha fatto pura retorica, con fiumi di parole sulla sua ostilità, puramente virtuale, nei confronti del malaffare, dell’immoralità e dell’illegalità”.



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