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La figlia del ministro dell’Economia accusata di istigare alla violazione delle leggi

Calabria

La figlia del ministro dell’Economia accusata di istigare alla violazione delle leggi

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La giovane era stata denunciata dopo un viaggio in Calabria per protestare a tutela dei diritti dei migranti nella tendopoli di San Ferdinando.

 

REGGIO CALABRIA –  Veronica Padoan non potrà recarsi per tre anni nel comune di San Ferdinando così come non potranno farlo alcuni volontari della sua associazione Campagne in Lotta che il giorno dello sgombero della baraccopoli, il 18 e il 19 agosto scorso, avevano protestato a tutela dei diritti dei migranti. La figlia dell’attuale ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan è accusata di associazione semplice finalizzata all’istigazione alla violazione delle leggi. Alla ragazza, oltre alla denuncia, è stato notificato un foglio di via obbligatorio e un divieto di soggiorno, che impedisce lei ed altri due attivisti di Campagne in Lotta di mettere piede nel comune di Rosarno. Sul caso sarà la Procura di Palmi a fare i dovuti accertamenti. Veronica Padoan da anni è impegnata nella lotta contro il caporalato nelle zone agricole del Sud Italia e ad agosto si era recata in Calabria per contestare il trasferimento dei migranti nella nuova tendopoli rosarnese.

 

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