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Domani protesta dei lavoratori a Cosenza: “Assoluta miseria in ogni dove, non c’è più tempo da perdere”

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Domani protesta dei lavoratori a Cosenza: “Assoluta miseria in ogni dove, non c’è più tempo da perdere”

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La città dei bruzi risponde alla mobilitazione nazionale che vedrà presidi di lavoratori, disoccupati, giovani e pensionati davanti a tutte le Prefetture

 

COSENZA – Domani, mentre il Governo ed il Parlamento si apprestano a discutere ed approvare la Legge di bilancio per il 2018, i sindacati CGIL-CISL-UIL hanno organizzato una giornata di mobilitazione nazionale che vedrà presidi di lavoratori, disoccupati, giovani e pensionati davanti a tutte le Prefetture d’Italia. “Con tale mobilitazione il sindacato confederale – si legge in una nota – intende sostenere le proprie proposte su alcuni temi che ritiene prioritari e la cui risoluzione non può essere ulteriormente rinviata. A cominciare dalle pensioni per le quali bisogna passare al superamento delle eccessive rigidità della Legge Monti-Fornero, rendendo meno arduo l’accesso al pensionamento – per facilitare così anche l’accesso dei giovani al mondo del lavoro – ed affrontando anche il tema dell’adeguatezza dei trattamenti pensionistici, sia attuali che futuri.

 

L’occupazione stabile e di qualità, specialmente quella giovanile, la ripresa della domanda interna, la crescita possono essere favoriti solo da investimenti, pubblici e privati, che dovrebbero servire altresì a recuperare il divario tra Nord e Sud. Le ultime riforme del mercato del lavoro non hanno rafforzato le politiche attive nel nostro paese, anzi il protrarsi dei processi di ristrutturazione delle imprese, atteso che è stato ridotto e reso più difficile l’accesso agli ammortizzatori sociali, ha reso più facili e convenienti i licenziamenti. E’ quindi necessario rivedere gli strumenti in essere, avviando e sostenendo le politiche attive, a cominciare dal rafforzamento e dal rilancio del ruolo dei centri per l’impiego.

 

Ancora una volta assistiamo ad una riduzione delle spesa sanitaria, mentre i nuovi bisogni di salute – cronicità, farmaci innovativi, non autosufficienza – necessiterebbero di nuovi investimenti e non di tagli. Milioni di italiani stanno rinunciando a curarsi, in particolare gli strati più fragili delle popolazioni e nelle regioni più disagiate come la Calabria. Occorre, dunque, incrementare il finanziamento al Servizio Sanitario Nazionale per garantirne l’universalità ed i livelli di assistenza in tutto il territorio nazionale, eliminando i superticket ed anche i ticket per i soggetti in condizione di povertà, riqualificando i servizi soprattutto nel Mezzogiorno, così da ridurre il fenomeno della mobilità sanitaria.

 

E’ arrivato il momento di chiudere i contratti, a partire da quello del comparto della Pubblica Amministrazione, per valorizzare il lavoro pubblico, migliorare i servizi ai cittadini, stabilizzare i precari, incrementare i salari, rinnovare il sistema delle relazioni sindacali, con il rilancio della contrattazione di secondo livello. Su tali questioni – e tante altre ce ne sarebbero – CGIL-CISL-UIL ed i milioni di cittadini che rappresentano si attendono risposte non più rinviabili: la Legge di bilancio può essere l’occasione giusta per farlo e la mobilitazione di sabato 14 ottobre che a Cosenza si svolgerà a Piazza XI settembre a partire dalle 10.00, vuole essere un segnale ed insieme un invito al Governo perché non c’è tempo da perdere e che le scelte che si stanno per fare devono tenere in giusto conto le aspettative e le esigenze dei cittadini italiani”.

 

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