Area Urbana
Città unica Rende-Cosenza, consigliere: “La fusione deve partire dai servizi e dai progetti condivisi”
Aceto: “E’ necessario avviare un serio discorso sulle idee di rilancio delle due Aree”
RENDE (CS) – “Dopo la fusione di Corigliano e Rossano, che mi ha visto fin dall’inizio a favore, si ritorna a parlare della città unica Rende e Cosenza, leggendo posizioni di consiglieri regionali, consiglieri comunali e politici che spingono a velocizzare l’iter, accusando un rallentamento da parte dell’amministrazione di Rende, mi pare che forse dimentichino, come ho già avuto modo di specificare in una nota risalente a qualche mese fa, in cui avevo espresso il mio pensiero, che la fusione passa dai servizi e dai progetti condivisi.” Questo quanto dichiara il consigliere comunale di Forza Rende, Eugenio Aceto. “Ancora ad oggi – continua – non sono stati intavolati discorsi e proposte per esempio sui trasporti, non bisogna perdere l’opportunità del bando regionale che finalmente si discuterà per fine anno, così come ho sostenuto anche in consiglio provinciale per giocare un ruolo centrale nelle priorità da inserire per i percorsi urbani. In questo contesto i comuni di Rende e Cosenza dovranno avere centralità e capacità propositive, ci sono zone, come l’area industriale di Rende ancora totalmente non servite, è necessario avviare un serio discorso sulle idee di rilancio delle due Aree, bisogna discutere anche delle opere che si stanno realizzando sul territorio dell’area urbana, come ad esempio il Parco Acquatico, che dovranno essere centrali per congiungere le due realtà.
Ritengo che Rende debba tornare ad avere un importante ruolo commerciale senza abbandonare il borgo antico, e Cosenza dovrà aumentare la sua indole culturale, non basta certo un accordo politico per risolvere i problemi. L’università della Calabria dovrà intervenire anche su questo tema, in quanto è una città nella Città. Fin da ora bisognerebbe istituire un tavolo tecnico tra consiglieri dei due comuni, stabilendo le priorità ed interpellando le associazioni di categoria per il commercio e le imprese, oltre ai comitati di cittadini, non solo per ascoltare le loro istanze ma anche per specificare, unitamente ad incontri zonali, vantaggi e svantaggi di tale fusione, senza ovviamente tralasciare la possibilità di allargare a Montalto Uffugo guardando ad un’area urbana più ampia. Servirà convergenza anche sul tema dell’emergenza idrica. I nostri sindaci e noi amministratori dovremo, con più incidenza, far sentire la nostra voce nei confronti del governatore e di una giunta regionale che ancora non riesce a dare corso alla legge per l’istituzione della Società unica idrica. Questi alcuni dei temi da dover discutere anticipatamente rispetto al passaggio in consiglio comunale, che dovranno appunto essere oggetto di discussione in assise congiunta.”



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