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L’Unione Ciechi di Cosenza promuove la “Cena al buio” per un’esperienza illuminante (AUDIO)

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L’Unione Ciechi di Cosenza promuove la “Cena al buio” per un’esperienza illuminante (AUDIO)

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L’iniziativa promossa dall’Unione Ciechi di Cosenza,  si terrà il prossimo 13 dicembre nel giorno di Santa Lucia, protettrice dei non vedenti.

 

COSENZA – Tornano le Cene al Buio organizzate dall’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti di Cosenza. Il 13 dicembre, giorno di Santa Lucia, protettrice dei ciechi , sarà possibile vivere questa esperienza sensoriale dove il tatto, l’udito e il gusto sono protagonisti.  Per partecipare basta andare sul sito www.uicicosenza.it e prenotarsi con il gruppo. “Probabilmente sono proprio le persone non vedenti a subire oggi, in questa civiltà dell’immagine e dell’estetica – sottolinea il presidente dell’Unione Ciechi di Cosenza Pino Bilotti –  i danni più subdoli e feroci. Tutto sta diventando “video” , una sorta di “congiura elettronica” da parte di una società che non si ferma mai a pensare “per tutti”. E così la sensazione è che le persone non vedenti siano state costrette a costruirsi un mondo quasi parallelo rispetto a quello di tutti gli altri.  Una minoranza combattiva e tenace, provvista di autorità e di grinta, sinceramente ammirevole per questa battaglia quotidiana rimasta culturalmente di nicchia.

Il presidente Bilotti, intervistato ai microfoni di Rlb ha voluto sottolineare l’importanza dell’iniziativa che punta non solo a far comprendere le difficoltà delle persone non vedenti ma permette agli ospiti della cena di sviluppare i sensi legati alla cucina come il gusto e l’olfatto

ASCOLTA L’INTERVISTA 

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pino bilottiPer questo motivo la sede di Cosenza dell’Unione de Ciechi e degli Ipovedenti ha pensato di realizzare delle cene al buio, occasione per tuffarsi qualche ora in una dimensione pazzesca, sapendo però che i partecipanti ne usciranno presto e potranno perfino divertirsi a descrivere che cosa hanno provato, le loro paure, il panico, il disorientamento. Tanto poi passa e torna la luce. Ma gli “amici” ciechi no. Credo -continua il presidente Bilotti – che queste esperienze aiutino gli amici vedenti ad accrescere la propria autostima. Tutti noi abbiamo paura del buio, fin da piccoli. Lo sappiamo bene, ma non vogliamo pensarci. Oggi più che mai questa paura si associa ad altre insicurezze. Il paradosso è che questa società della comunicazione globale e interattiva si sta rivelando spesso un bluff, un’illusione ottica. Trionfano le immagini, non il pensiero. E ciò che più mi affascina dei miei amici ciechi, in realtà, è quella loro capacità di pensare e d memorizzare, di catalogare nel buio della mente i ricordi, gli odori, le sensazioni, i sentimenti, le idee. Il buio – continua Pino Bilotti – può essere un grande amico della consapevolezza, ma per me è una realtà non una scelta senza alternative. Questo ci ha indotto a creare una serie di cene al buio per conoscere e vivere questa emozione e ampliare i sensi e le proprie sensazioni nel giorno del 13 Dicembre”.

 

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