Cosenza
Cosenza, via Reggio Calabria smantellata per costruire la metro
La cacciata dei Rom di via Reggio Calabria non sarebbe funzionale solo al Ponte di Calatrava, ma anche alla metropolitana Cosenza – Rende
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COSENZA – “Lo dichiariamo subito: questa รจ una notizia che proviene dal passato remoto, risale a oltre 25 anni fa, – ricorda in una nota il comitato Prendocasa Cosenza – esattamente come la vicenda dei fondi ex Gescal utilizzati per la costruzione del ponte, ideato dall’architetto spagnolo Santiago Calatrava e completamente alieno al territorio. Lo premettiamo: cosรฌ quando e se la notizia balzerร agli onori della cronaca, non saremo costretti a ripeterlo a chi, invece di entrare nella questione politica, andrร a cercare foglie di fico sempreverdi. La questione รจ semplice: il sindaco Mario Occhiuto, dopo aver barattato il suo sรฌ alla Metro con Oliverio, nonostante avesse fatto della contrarietร allโopera il suo cavallo di battaglia in campagna elettorale, in cambio di qualche altra opera pubblica di compensazione, si รจ trovato โcostrettoโ a realizzare rapidamente il nuovo/vecchio collegamento per far defluire il traffico derivante dalla chiusura alle auto del primo tratto del futuro โViale del Benessereโ, che sarร attraversato dalla metro stessa.
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Tutto ciรฒ si configura come lโennesima presa in giro subita dalla comunitร dei Rom cosentini. Nei primi anni โ80 vennero trasferiti di pochi metri per fare spazio alla ferrovia, oggi vengono allontanati per non โdisturbareโ la visione del panorama del Ponte, ma soprattutto per fare posto a questa nuova strada. Nel lontano 1985 fu promesso loro che in meno di un anno avrebbero avuto le case, promessa disattesa e tradita, allโepoca come oggi, in quanto il Comune ha scelto di โliquidarliโ con 11mila euro o con il pagamento dellโaffitto di una nuova casa per tre anni. Ovviamente, dando il via libera – anch’esso retrodatato โ a una nuova cementificazione, maggiorata (in termini di cubatura,ย ndr.) anche grazie al nuovo PSC, che per ora rimane sospeso a causa di un incidente di percorso burocratico dietro cui aleggia l’ombra della malafede e del patetico slogan โconsumo suolo zeroโ, propagandato dallo stesso Occhiuto.
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I documenti di riferimento sono il PRG del 1995 di manciniana memoria, il PSC del 2017 di recente approvazione/bocciatura/sospensione regionale e l’Accordo di Programma sulla metro stipulato nel giugno del 2017 tra Comune e Regione. Molti, tantissimi, scoprono il raggiro solo dopo che il fatto รจ compiuto. Fin quando sono solo le carte del passato a โparlareโ, pochi si rendono conto di quello che accade, oggi, nel mondo reale della speculazione. La speculazione, infatti, non prende corpo quando gli operai, sfruttati da gente senza scrupoli, iniziano a impastare il cemento, ma ben prima, quando nelle stanze dei bottoni si siglano accordi. In questo caso specifico, negli anni precedenti all’approvazione del PRG del 1995 ratificato sotto il comando di Giacomo Mancini. Quindi, riepilogando: 150 milioni di ferro e cemento per costruire la metropolitana di superficie;ย nuova ondata di cementificazione da Calatrava fino a Macchiabella. E, ancora una volta, sarร il nostro amministratore Occhiuto a tagliare il nastro. E, a livello comunicativo, un altro grande โsuccessoโ. Quando inizierร lโonda speculativa โprevistaโ dal nuovo PSC? Attendiamo. Impazienti. Perchรฉ la pazienza, ormai, รจ finita”.



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