Cosenza
Omicidio Rodriguez, chiesto l’ergastolo per Carrozzino
Al fine pena mai, chiesti dalla pubblica accusa 18 mesi di isolamento diurno per la particolare efferatezza con cui l’imputato avrebbe commesso il delitto
COSENZA – Chiesto l’ergastolo per Sergio Carrozzino accusato di omicidio volontario aggravato e occultamento di cadavere. Davanti alla Corte d’Assise del tribunale di Cosenza presieduta dal giudice Giovanni Garofalo, a latere Manuela Gallo, il pubblico ministero Valeria Grieco non ha esitato ad infliggere una pena severa all’unico imputato di un processo relativamente breve, scaturita da una indagine nata nel gennaio del 2016, dopo l’omicidio della donna avvenuto nel dicembre del 2015. Chiesti anche dalla pubblica accusa diciotto mesi di isolamento diurno considerata la particolare efferatezza con cui l’imputato avrebbe commesso il delitto. Venerdì discuterà il difensore di Carrozzino, l’avvocato Giuseppe Bello.
Ex meccanico quarantacinquenne, Sergio Carrozzino da pochi mesi aveva terminato di scontare quindici anni di pena per l’assassinio del fratello del cognato di Silvana Rodriguez ucciso nel 2002, quando la donna ancora viveva in Brasile. La musicista, sposata con un uomo di Belvedere, era uscita da casa di fretta per comprare un paio di collant che avrebbe dovuto indossare il giorno successivo ad un concerto. Dalle immagini registrate è evidente come la donna abbia parcheggiato a venti metri dal supermercato alle 19.26. Entrata nell’Eurospin, dopo aver acquistato degli agrumi e salutato una coppia di amici si allontana a passo svelto. Apre la portiera dell’auto e dopo circa un minuto una sagoma la raggiunge.
E’ una persona che proviene non dal supermercato, ma dal parcheggio. A piedi. Gira intorno all’auto, apre la portiera e si intrattiene con lei. Seguono all’interno dell’abitacolo dei momenti concitati, definiti dal consulente ‘corpi in movimento’con la Rodriguez che dopo tre minuti si sposta sul lato passeggero. Nel frattempo lo sportello è ancora aperto, mentre al suo fianco passano persone ed auto che si allontanano dal supermercato. La sagoma all’improvviso si posiziona sul sedile della vettura, mette in moto e riparte. Non è dato sapere se si tratti di Carrozzino, le scarse condizioni di illuminazione non ne consentono l’identificazione. L’unica certezza è che la misteriosa sagoma si allontana in auto con la vittima. Resta ancora da chiarire se la trentatreenne in quel momento fosse ancora viva o meno. Il suo corpo verrà ritrovato a poche centinaia di metri di distanza, carbonizzato all’interno della stessa Fiat Punto, nei pressi di un uliveto.
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