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“Affare Comune”, arrestato sindaco e due consiglieri: dal gioco d’azzardo alla gestione migranti

Calabria

“Affare Comune”, arrestato sindaco e due consiglieri: dal gioco d’azzardo alla gestione migranti

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sindaco palizzi scerbo

L’operazione è scattata all’alba a Palizzi, i carabinieri di Reggio Calabria hanno eseguito 4 provvedimenti di custodia cautelare

 

PALIZZI (RC) – emessi nell’ambito di un’indagine sul Comune reggino, nei confronti di 4 persone ritenute responsabili, a vario titolo e con la complicità di altre 21 soggetti, tra l’altro dei reati di concussione e corruzione. Tra i destinatari della misura il sindaco, Arturo Walter Scerbo, di 56 anni, e due consiglieri comunali ai quali vengono contestati anche i reati di abuso d’ufficio, peculato, induzione indebita a dare o promettere utilità, falsità ideologica e tentata truffa ai danni dello Stato.

I tre amministratori pubblici, con la complicità di altri indagati, fra i quali consiglieri dimissionari e dipendenti dell’ente, avrebbero ripetutamente attinto alle casse del Comune emettendo mandati di pagamento per rimborsi di spese gonfiati a proprio favore, per liquidare a terzi prestazioni mai eseguite oppure per prestazioni diverse da quelle per cui i fondi erano stanziati. Le indagini hanno accertato che il danno procurato all’Amministrazione comunale è stato di circa 340 mila euro.

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L’operazione “Affare Comune” – i dettagli

Il sindaco in manette insieme ad altre tre persone, nell’indagine denominata “Affare Comune” che vede però coinvolti altri amministratori locali e denunciati altri 21 soggetti coinvolti a vario titolo. Oltre 340mila euro le somme sottratte indebitamente. Nei confronti di Arturo Walter Sceerbo, è stata disposta la custodia cautelare agli arresti domiciliari così come per altri due soggetti coinvolti, il consigliere di maggioranza Antonino Proietto, ed un altro consigliere di maggioranza ancora non rintracciato. Custodia in carcere nei confronti di Luigi Palumbo, 40enne di Brancaleone, titolare del bar/ricevitoria “Plaza” di Palizzi. Tutti sono ritenuti responsabili a vario titolo – con la complicità di altre 21 persone – della sottrazione di ingenti somme di danaro per il tramite delle casse comunali palizzesi.

Pesanti responsabilità pendono in capo ai pubblici amministratori destinatari dei provvedimenti cautelari: abuso d’ufficio, peculato, concussione tentata, impiego di denaro di provenienza illecita, corruzione-induzione indebita a dare o promettere utilità, falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici, tentata truffa ai danni dello Stato sono i reati contestati.

È stimato in circa 340mila euro il danno totale procurato all’Amministrazione mediante mandati di pagamento ingiustificati indirizzati sia agli indagati che a terzi compiacenti per prestazioni in realtà mai rese o a fronte di indennità non spettanti, indebiti rimborsi per missioni, trasferte e pranzi, pagamenti in favore di ditte compiacenti per lavori mai eseguiti, indebito utilizzo di INPS card intestate a dipendenti occasionali del Comune oltre alla sottrazione e distrazione di fondi dell’Unione Europea destinati al progetto “Life Caretta”, di cui il Comune di Palizzi è stato capofila.

98mila euro al gioco d’azzardo online

Le indagini hanno permesso di accertare come, con il concorso di numerosi altri soggetti – tra i quali in primis Palumbo Luigi – l’allora vice sindaco nonché dirigente Area Affari generali ed economico-finanziaria del Comune di Palizzi, D.P., indagato, sia riuscito ad appropriarsi indebitamente di oltre 98mila euro, quasi interamente destinati al gioco d’azzardo online, talvolta anche attraverso piattaforme di gioco illecite. Lo stesso, si è poi dimesso dalla carica di vice sindaco e consigliere a seguito delle perquisizioni effettuate dai militari dell’Arma il 12 ottobre 2016, presso la casa comunale e le abitazioni di alcuni indagati.

83mila euro del progetto per le tartarughe

sindaco palizzi caretta arrestoOltre 83mila euro, inoltre, sono i fondi europei sottratti ed originariamente destinati a supporto del Progetto “Life Caretta”, avente il Comune di Palizzi come capofila ed attivato a seguito della costituzione del centro “Tartanet” a Brancaleone (Rc), attivo nel soccorso ed il recupero delle tartarughe marine ferite in tutto il litorale ionico, nello stretto di Messina e Isole Eolie. L’ingente somma, infatti, è stata quasi del tutto sottratta illecitamente mentre una parte residuale della stessa è stata distratta per il pagamento di manifestazioni o eventi organizzati dal Comune, ma del tutto estranei al progetto, come ad esempio il Palizzi International Film Festival, evento che annualmente intrattiene la comunità palizzese e del comprensorio.

Emergenza migranti

Altro tassello fondamentale delle indagini è stato il riscontro di gravi illeciti nella gestione dell’emergenza migranti”. A partire dal mese di marzo 2016 e fino al successivo mese di dicembre, infatti, presso l’Ostello della Gioventù della frazione montana di Pietrapennata, il Comune di Palizzi ha allestito un centro di accoglienza migranti che ha ospitato complessivamente circa 100 extracomunitari di varie nazionalità, approdati in Italia nei porti di Pozzallo e Reggio Calabria.

Scerbo per ‘vantarsi’ del suo lavoro era andato anche a “Porta a Porta”

sindaco scerbo piccolaIl 5 maggio 2016, il sindaco Scerbo era stato ospite in collegamento della trasmissione televisiva “Porta a Porta”, durante la quale aveva elogiato l’operato della propria Amministrazione, sensibile al tema dell’accoglienza, in accordo alle tradizioni della comunità palizzese. In quella sede il sindaco, inoltre, aveva annunciato il progetto di avviare una serie di iniziative a favore degli immigrati per favorirne l’integrazione. Ebbene, a fronte di tutto ciò, le indagini dei Carabinieri hanno permesso di acclarare come l’attività di accoglienza dei migranti, in realtà, non è stata altro che uno strumento mediante il quale realizzare illeciti interessi personali: l’Amministrazione comunale di Palizzi – a fronte di un incarico formalizzato a favore di una cooperativa che in realtà non ha mai svolto alcuna mansione – ha impiegato abusivamente in quel centro personale mai contrattualizzato e mai retribuito (sono state contabilizzate e pagate, illecitamente, solo le somme relative al carburante immesso nelle autovetture private del suddetto personale) ed ha richiesto alla Prefettura di Reggio Calabria il rimborso spese per circa 105mila euro a fronte di prestazioni solo in parte eseguite per la gestione dell’emergenza migranti. Gli accertamenti esperiti, però, hanno riscontrato come gli importi relativi a numerose fatture prodotte a supporto dell’istanza siano stati artatamente “gonfiati” al fine di trarne un ingiusto profitto. Ad esempio, il numero di pasti da fatturare per gli immigrati non veniva stabilito in ragione delle reali necessità ma deciso a tavolino, quantificato in misura sovrabbondante rispetto alle esigenze e affidato direttamente ed arbitrariamente al “Ristorante Pizzeria Panificio Proietto”, di cui è proprietario proprio il consigliere di maggioranza Antonino Proietto.

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