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Aggressione shock in mare: militari della Capitaneria feriti da due uomini su moto d’acqua

Calabria

Aggressione shock in mare: militari della Capitaneria feriti da due uomini su moto d’acqua

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Guardia Costiera

VIBO VALENTIA – Un  controllo in mare si è trasformato in un episodio di violenza a Vibo Marina. Durante un’attività di controllo a una moto d’acqua con a bordo due persone che, ad alta velocità, navigavano pericolosamente sotto costa, il 2° Capo Aiutante Piero Conforti e il Sottocapo Aiutante Giovanni Grande, in servizio presso la Capitaneria di porto di Vibo Valentia, sono stati aggrediti dalle persone sottoposte al controllo, che hanno reagito senza alcun motivo in modo violento, salendo a bordo dell’unità della Guardia Costiera e colpendo i militari con calci e pugni per poi fuggire in mare anche con l’aiuto di una ulteriore imbarcazione che nel frattempo era sopraggiunta.

Immediato è stato l’intervento in supporto di un’altra motovedetta della Guardia Costiera e di un mezzo della Guardia di Finanza. Un soggetto è stato posto agli arresti domiciliari, mentre proseguono le indagini della Guardia Costiera, del Roan della Guardia di Finanza e della Squadra Mobile di Vibo Valentia per identificare gli altri responsabili dell’aggressione. I due militari della Guardia Costiera sono stati medicati presso l’ospedale di Vibo Valentia dove è stata diagnosticata la frattura dello zigomo a uno dei due militari, e traumi contusivi ad entrambi. Uno di loro è stato ricoverato.

Sono attualmente in corso le indagini da parte della Squadra Mobile della Questura, della Capitaneria di porto e del Reparto operativo aeronavale della Guardia di Finanza sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Vibo Valentia per l’individuazione degli altri responsabili di questo grave gesto ai danni di uomini dello Stato. Impegno investigativo necessario per far sì che tutti i responsabili, anche quelli che hanno aiutato gli aggressori ad eludere le ricerche nell’immediatezza, siano individuati ed assicurati alla giustizia.

Sull’accaduto è intervenuta l’Unione sindacale italiana Marina (Usim), che in un comunicato ha espresso vicinanza ai colleghi coinvolti: «Rivolgiamo loro i nostri auguri di pronta guarigione. È intollerabile – si legge nella nota – che chi svolge il proprio lavoro al servizio della collettività venga esposto a simili atti di violenza. La sicurezza sul posto di lavoro è un diritto che deve essere sempre tutelato».

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