COSENZA – Il coordinatore di Noi Moderati Cosenza Fulvio Campanaro riaccende i riflettori sulla vicenda di AMACO alla vigilia della terza asta sulla vendita del ramo d’azienda “RAMO TPL” prevista per il 15 aprile 2024, come disposto dal Tribunale di Cosenza con l’Avviso di Vendita pubblicato in data 26 febbraio 2024. La procedura mira a garantire la cessione di un’attività strategica per il trasporto pubblico urbano di Cosenza e Castrolibero, ma l’assenza di una chiara strategia istituzionale lascia dubbi sul futuro dei lavoratori e del servizio. “Sulla vicenda dei lavoratori di AMACO – spiega Campanaro – e del servizio di trasporto pubblico locale si è abbattuto un impassibile silenzio. Il Comune di Cosenza, oltre ad aver siglato solo accordi per la gestione di parcometri e parcheggi, sembra non occuparsi di null’altro. La Regione Calabria, che per legge dovrebbe intervenire come ente superiore nel rispetto del principio di sussidiarietà, ha steso un velo pietoso sulla questione” afferma il coordinatore cittadino di Noi Moderati che sui lavoratori di AMACO spiega “trattati come appestati“, con istituzioni e amministrazioni che sembrano prendere le distanze senza assumersi alcuna responsabilità concreta per garantire continuità occupazionale e di servizio.
Amaco: autobus obsoleti in circolazione e 10 mezzi ecologici fermi
Mentre si parla di transizione ecologica e sostenibilità nei trasporti pubblici, la realtà di AMACO è l’esatto opposto. Attualmente, sulle strade di Cosenza e Castrolibero circolano circa dieci autobus Euro 1, 2 e 3, veicoli altamente inquinanti e ben lontani dagli standard ambientali richiesti dall’Unione Europea. Questi mezzi, paradossalmente, provengono dalle aziende municipalizzate di Catanzaro e Reggio Calabria, che avrebbero dovuto rottamarli, ma che invece li hanno “donati” ad AMACO, rendendoli passibili di sanzioni per violazione delle normative comunitarie.
Il bus “donato” dalla municipalizzata di Catanzaro
Nel frattempo, ben 10 autobus ecologici di ultima generazione (quelli di Cometra), finanziati con fondi europei per la mobilità sostenibile, giacciono inutilizzati in un deposito di Montalto. Questo spreco non solo rappresenta un danno ambientale, ma potrebbe anche esporre le istituzioni locali a multe salate da parte dell’Unione Europea, che ha investito risorse specifiche per promuovere un sistema di trasporto urbano meno impattante.
Interrogazione al Ministero dei Trasporti
Noi Moderati è pronta a portare la questione all’attenzione del Ministero, ma chiede un fronte comune che coinvolga lavoratori, sindacati e forze politiche sensibili al tema della mobilità pubblica. Una richiesta formale di intervento potrebbe essere avanzata sia attraverso una mozione parlamentare sia mediante il coinvolgimento diretto del Ministro, sollecitando una risposta concreta prima che sia troppo tardi. La vendita del 15 aprile 2024 segnerà un punto di svolta per AMACO definitiva? Nel frattempo la partita sulla tutela del trasporto pubblico locale non è ancora chiusa. Noi Moderati Cosenza invita tutte le forze in campo a rompere il silenzio e a battersi affinché il servizio di trasporto non venga sacrificato sull’altare dell’indifferenza istituzionale.
