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Aperta la camera ardente, pianto e dolore al Palamilone. Trovato il corpo di una bambina

camera ardente crotone 02

CROTONE – Per entrare al Palamilone c’è una lunga fila, composta, silenziosa. Chi vuole, lascia fuori una rosa, un mazzo di fiori o il disegno di un bambino dedicato alle vittime. In mattinata si è appreso del ritrovamento di un altro corpo, una bambina di circa 10 anni, che porta a 67 il numero di morti nel tragico naufragio. Tantissime le persone che dalle prime ore di oggi si sono recate in una sorta di doloroso pellegrinaggio, verso la struttura sportiva di Crotone che ospita le bare, e un pugno nello stomaco sono quelle più piccole e di colore bianco.

Su alcune bare c’è il nome, altre sono ancora da identificare. Nel frattempo è arrivato in pullman un gruppo di superstiti provenienti dal Cara di Isola Capo Rizzuto. Nei loro volti i segni della disperazione, le lacrime. All’esterno la Croce Rossa ha allestito un punto in cui si ritrovano e fanno riferimento le persone per il riconoscimento delle salme o parenti dei dispersi. All’apertura della camera ardente anche l’iman della moschea di Cutro, Mustafa Achik, e il vescovo di Crotone, Angelo Raffaele Panzetta che si sono inginocchiati davanti alle bare per un momento di preghiera interreligioso.

All’interno del Palamilone inoltre, una sala è stata allestita per ospitare eventuali altri corpi perchè le ricerche dei dispersi non si sono mai fermate. Stamattina inoltre, alla camera ardente, sono arrivati anche 27 sindaci dei Comuni della Provincia di Crotone e altri rappresentanti istituzionali e delle forze dell’ordine. Il tutto, in un clima di sofferenza, silenzio, rispetto e dolore. 

Due signore crotonesi sono state le prime ad entrare per rendere omaggio alle vittime. “Speriamo sia l’ultima – ha detto una di loro tra le lacrime – dal governo devono vedere cosa fare”. “Siamo qui – ha aggiunto l’altra – perché è una tragedia immane che non può non colpirci. Siamo stati fortunati a nascere qui”.

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