Te lo ricordi Marulla? “Rifiutai la serie A per restare a Cosenza”

- Advertisement -

COSENZA – Alcuni tifosi lo chiamano ‘Dio’. Si tratta dell’uomo che ha fatto la storia del Cosenza Calcio: il bomber Gigi Marulla.

Il calciatore più rappresentativo della compagine silana che registrò il record di rete e presenze tra le fila rossoblù in occasione dei cento anni del Cosenza ricorda con nostalgia la sua militanza nella squadra bruzia. “Per me – afferma Gigi Marulla – non si è mai trattato di una partita di calcio, quando scendevo in campo per me era una missione: difendere la città e i suoi colori”. In un’intervista fiume il giocatore racconta la sua esperienza a Cosenza fatta di gioie e dolori. “Mi sono calato nella realtà cosentina senza problemi, – afferma il bomber originario di Stilo – ci ho vissuto e ci vivo benissimo. La Cosenza di quegli anni era spettacolare: il calore della gente, lo stadio pieno. Era bellissimo, ti facevano sentire davvero un calciatore. Con i tifosi ho sempre avuto un buon rapporto basato sulla correttezza e sul rispetto anche nei momenti peggiori. E’ questo che mi ha fatto rimanere a Cosenza rifiutando anche la serie A. Il ricordo più bello? Lo spareggio con la Salernitana per la permanenza in serie B quando prima di partire quattro vecchietti vennero a salutarmi mentre salivo sull’autobus dicendomi ‘la Calabria è una terra amara, Cosenza è una città amara, non farci perdere questa categoria’ .

 

A fine gara nella tragedia del Padova – Cosenza che ci costò la retrocessione è stato un colpo fatale, non ci credevo. Io sono per il calcio pulito. E’ stata una disfatta, vivevo quelle partite con molto stress. Se devo fare un bilancio a livello professionale ho avuto tante gioie, a livello di squadra sono stati di più i dolori. Siamo falliti, siamo stati in serie D, siamo stati sempre sfortunati, penalizzati in tante cose. In diciotto anni i compagni di squadra che reputo i migliori sono sicuramente quelli del nucleo storico del Cosenza: De Rose, Marino, Napolitano. Ci davano sempre per spacciati, ma ogni anno puntualmente ci salvavamo rimanendo nella stessa categoria. Il più forte era sicuramente Lucarelli. Infine come potrei poi dimenticare il piccolo Denis un giocatore forte, destinato ad una grandissima carriera, sempre con il sorriso con le labbra, gironzolava canticchiando Zucchero e chiedeva sempre cosa non andava se ti vedeva triste. Il più bel gol che io ricordi è quello a Pescara. Per quanto riguarda i presidenti da Serra a Pagliuso ho avuto un ottimo rapporto con tutti. Poi ho capito che il mio tempo era finito e ho lasciato spazio ai giovani. Una volta giocavamo per la passione, ci attaccavamo alla maglia, ora si tratta solo di un contratto di lavoro, nessuno rimane per sempre in una squadra solo per amore”.

- Pubblicità sky-

Ultimi Articoli

Francesco occhiuto

Cosenza, domani i funerali di Francesco Occhiuto. Il sindaco Caruso proclama il lutto cittadino

COSENZA - Si svolgeranno domani pomeriggio alle 17:30 (al termine dell'autopsia che verrà effettuata domani mattina), nella Parrocchia di Santa Maria Madre della Chiesa di...

Mutui: in Calabria 108.000 euro la richiesta media (+5%). A Cosenza 105.000 euro

MILANO - Gli ultimi anni sono stati delicati per il mercato dei mutui, ma a partire dalla seconda metà del 2024, grazie alla politica...
Salvini-e-Calderoli

Salvini avverte: «Sull’Autonomia qualcuno resiste, dobbiamo accelerare»

CHIUDUNO - Sull'autonomia "qualcuno resiste" e "dobbiamo dare un'accelerata". Lo ha sottolineato il ministro delle infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini a margine dell'assemblea...

A Scalea un’iniziativa su “fragilità e bellezze della riviera dei cedri”

SCALEA (CS) - La Riviera dei Cedri protagonista a Scalea al "Santa Caterina Village", martedì prossimo 25 Febbraio alle ore 16.30 per un'iniziativa promossa...

Conosciamo meglio Cosenza: chi erano Antonio Telesio, Bernardino Alimena e Pasquale Rossi?

COSENZA - Tra i tanti nomi che hanno reso giustizia e onore alla nostra città, approfondiamo qui le figure di Antonio Telesio, Bernardino Alimena e...

Social

80,052FansMi piace
3,585FollowerSegui
2,768FollowerSegui
2,040IscrittiIscriviti

Correlati

Categorie

-->

Leggi ancora

Ultrà del Cosenza morto a Villa degli Oleandri, indagini per ricostruire...

COSENZA – La morte di Salvatore Iaccino ha lasciato un vuoto nella comunità del centro storico e tra la tifoseria cosentina. Le cause del...

Processo “Lockdown”: spaccio di droga e violenze a Cosenza, in 5...

COSENZA – Droghe e armi nell’area urbana e nell’hinterland di Cosenza. Si è tenuta oggi l’udienza preliminare del processo Lockdown, scaturito dall'inchiesta della Procura...

“Uccello” adesso é libero di volare. Cosenza e i suoi tifosi...

COSENZA – “Uccello” non vola più. Salvatore Iaccino, noto ultrà del Cosenza Calcio, è morto nelle scorse ore. Si trovava a Mendicino nella clinica...

Cosenza: la corsa contro il tempo dei malati oncologici. Emigrazione sanitaria?...

COSENZA – Non tutti i calabresi emigrano per curarsi. C’è anche chi resta affidandosi al servizio sanitario regionale. Le ragioni, sono perlopiù di natura...

Corruzione e criminalità: come si sprecano soldi pubblici per dare servizi...

ROMA - Scoraggia imprese, lavoratori e funzionari onesti. La corruzione ha la pericolosa capacità di insidiarsi silente in ogni ambiente e sconvolgerne gli equilibri....

Elisoccorso in difficoltà: a salvare le vite dei calabresi, un’impresa ritenuta...

COSENZA - L’elisoccorso in Calabria ha 4 elicotteri. Solo uno lavora anche di notte, quello della base di Lamezia Terme. L’appalto dal 2009 è...

share Condividi

quicosenza

GRATIS
VISUALIZZA