Cosenza, “odissea per prenotare una PET tra telefonate, mail e lunghe attese”
COSENZA – Una vera e propria odissea tra telefonate ed email andate a vuoto. Questo lo sfogo di un cittadino: ”
“Qualche settimana fa mi sono recato a Milano per una visita neurologica e il dottore mi ha prescritto alcuni esami da fare ovvero risonanza magnetica, elettroencefalogramma e PET con FDG. Prenotare la risonanza e l’elettroencefalogramma è stato abbastanza facile, la prima tramite servizio sanitario nazionale ad un laboratorio privato; il secondo sempre presso lo stesso, a pagamento. Ma le peripezie sono iniziate per la PET“.
“Per sapere come prenotarla ho contatto direttamente il Mariano Santo. La persona che mi ha risposto mi ha chiesto di inviare una e-mail ad un indirizzo specifico e alle mie domande più dettagliate ovvero “cosa scrivere nella mail e cosa allegare”, mi ha risposto di “inviare la mail e basta” e poi sarei stato ricontattato. Ovviamente, non convinto delle risposte avute, ho contattato il CUP e ricevuto la medesima risposta ossia “inviare una mail allo stesso indirizzo fornitomi dal Mariano Santo e aspettare”.
Inviata la mail inizia l’attesa
“Dopo aver inviato l’email, è trascorsa più o meno una settimana e non avendo ricevuto nessuna risposta decido di andare personalmente al CUP. Tralasciando l’aver fatto circa tre ore di fila incollato ad altre decine e decine di persone in pieno periodo di pandemia, arriva finalmente il mio turno e l’operatore allo sportello mi dice che “la PET non è prenotabile” ma che avrei dovuto inviare una email allegando la relazione del neurologo, l’impegnativa del medico curante e una sorta di questionario da compilare sempre dal medico curante ad un altro indirizzo stavolta”.
“A questo punto – racconta il cittadino – per non rischiare di perdere altro tempo, mi sono recato di persona al Mariano Santo per capire se, le informazioni ottenute in questo caso fossero veritiere o meno. Qui una persona molto gentile (questo va detto) mi informa che la procedura è corretta e che sarei stato ricontattato da qualcuno nel più breve tempo possibile.Trascorre un altra settimana, arriviamo ad oggi, e ovviamente non sono stato contattato da nessuno”.
L’attesa al telefono
“Decido di chiamare per l’ennesima volta direttamente il Mariano Santo per avere informazioni e la persona che mi risponde, dice che non sa darmi informazioni e che mi avrebbe messo in linea direttamente con il reparto giusto. Dopo circa 15 minuti in linea con il reparto di Medicina Nucleare, con il telefono che squillava a vuoto, chiudo e richiamo il centralino. La stessa persona di prima mi rimette in comunicazione con il reparto e dopo più o meno 10 minuti, stavolta rispondono. Mi viene chiesto nome e cognome e l’esame da effettuare e vengo informato che la mia mail è arrivata (dopo mia richiesta di verificare l’effettiva ricezione) e che adesso sarebbe stato compito loro, girarla al CUP che mi ricontatterà per stabilire la data in cui eseguire l’esame”.
“Questo implica – sottolinea l’utente che ci ha scritto – che la mia email era arrivata, ma non era stata letta da nessuno. Ma quello che vorrei sapere è il perchè di tutto questo giro? Perchè questo esame non è prenotabile direttamente dal CUP ma mandando una e-mail che poi verrà girata comunque a loro? I poveri utenti possono perdere tutto questo tempo? La PET è un esame quasi vitale per i malati oncologici, per fortuna io devo farla per altri motivi e posso aspettare, ma c’è gente che non può aspettare tutto questo tempo. Cosa dobbiamo fare in questa terra maledetta per avere una sanità seria ed efficiente? Poi non possiamo lamentarci se i calabresi vanno al nord a curarsi. Forse il mio racconto che spero legga il sindaco di Cosenza e gli enti competenti, non servirà a nulla, ma spero che altri voci possano unirsi alla mia, per denunciare quello che non funziona nella sanità calabrese”.
Giuseppe Lombardo