A Cosenza le celebrazioni del 189esimo anniversario della Beata Maria Cristina di Savoia
L'evento promosso dal “Convegno di Cultura Maria Cristina di Savoia” nella cattedrale di Cosenza con una solenne celebrazione eucaristica
COSENZA – Un evento pregno non soltanto di spiritualità, ma anche di grande spirito avanguardistico, come quello che ha contraddistinto la breve ma intensa vita della Beata Maria Cristina di Savoia, celebrata presso la Cattedrale di Cosenza in occasione del 189° Anniversario del suo Pio Transito. La solenne celebrazione eucaristica, accompagnata da una folta partecipazione di cittadini, autorità Ecclesiastiche Civili e Militari, con l’esposizione della reliquia ex ossibus e presieduta da S.E. Mons. Leonardo Bonanno, affiancato da Don Salvatore Fuscaldo, Don Germano Anastasio e gli altri assistenti spirituali, è stata promossa dal “Convegno di Cultura Maria Cristina di Savoia” sez. Cosenza, presieduta dalla Dott.ssa Maria Pia Galasso, che custodisce la memoria, la vita e l’opera della regina delle Due Sicilie.
Alla Galasso, già Dirigente medico di I livello e Responsabile banca del latte “Galatea” presso l’Ospedale Annunziata di Cosenza, nonché nota neonatologa sul territorio cosentino, va l’encomiabile merito di aver trapiantato nel “Convegno di Cultura Maria Cristina di Savoia” quella particolare visuale, impostazione di vita e approccio sensibile, che l’hanno condotta a concepire la professione medica come una vocazione oggi riconosciuta dalla comunità, e grazie alla quale la sezione di Cosenza del “Convegno di Cultura Maria Cristina di Savoia” svolge sul territorio un’azione di penetrazione cristiana, umana e sociale di alto respiro.
Hanno preso parte all’iniziativa il Sovrano Ordine Monastico Militare dei Cavalieri Templari Federiciani, rappresentato dal Comandante Generale Cav. Pasquale Giardino, presente anche nella veste di Responsabile del Cerimoniale ANCRI di Cosenza con delega alla Solidarietà, unitamente al Gran Priore della Calabria Filomena Falsetta; l’ANCRI sez. di Cosenza – Associazione Nazionale Insigniti Ordine al Merito della Repubblica Italiana – intitolata al Cav. Uff. Mario Metallo, rappresentata dal Presidente Cav. Uff. Angelo Cosentino unitamente al Consigliere Cav. Uff. Giacomo Ferlaino; la Federiciana Università Popolare, presieduta dal Rettore Prof. Salvatore Maria Mattia Giraldi; l’Avv. Canonista ed Ecclesiastico Daniele Di Calisto, Direttore del Dipartimento “Diritto Canonico, Ecclesiastico e Vaticano” della Federiciana Università Popolare; il Presidente della Banca Medio Crati Nicola Paldino; il Presidente dell’Associazione “Giorgio La Pira” Antonio Belmonte; l’Ordine del Santo Sepolcro; l’Ordine Costantiniano di San Giorgio; l’Ordine di Malta; le FIDAPA di Cosenza e Rende; la Dante Alighieri; L’Albero dei Sorrisi; l’Inner Wheel Cosenza; l’AIParC di Rende; Dodaro Francesco Paolo, Presidente della Fondazione Coriolano Martirano e “Simpatizzante” Maria Cristina di Savoia; Gianluca Berardi, Tenente Colonnello del Primo Reggimento Bersaglieri di Cosenza; il Vicario del Prefetto Rosa Correale; il Provveditore agli Studi di Cosenza Loredana Giannicola; il Consigliere Comunale di Cosenza Francesco Turco, in rappresentanza del Sindaco Franz Caruso; il Presidente del Consiglio Comunale di Bisignano Francesca Paterno, in rappresentanza del Sindaco Francesco Fucile; il Maggiore Alessandro D’Elia del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Cosenza; il Tenente dei Carabinieri di Cosenza Antonio Quarta e il Comandante dei Vigili Urbani di Cosenza Giampiero Scaramuzzo.
Sicuramente pochi i 24 anni di vita e tre anni di regno della Reginella Santa, ma abbastanza per lasciare un’impronta indimenticabile nella storia, e una chiave di lettura moderna per la società attuale e il periodo di estremo disagio sociale che stiamo vivendo. Il Sud, al quale era profondamente legata, la porta come modello edificante di donna pioniera della condizione femminile, rispetto alla quale Maria Cristina di Savoia sentì forte il bisogno di agire per restituire alle donne dignità e libertà di scelta, ma rimanendo saldamente ancorata all’essenza stessa della femminilità e della sua natura.
Maria Cristina di Savoia era infatti fortemente consapevole del proprio ruolo, del proprio dovere di moglie e di madre, della sua centralità nella vita sociale e della Chiesa, e di dove Dio l’aveva chiamata a stare. Ma per il Sud la Regina unitiva, con il suo incrollabile sentire cristiano, è anche modello edificante di pioniera della condizione dei poveri, per i quali si era infatti prodigata per il finanziamento di strutture in grado di dare lavoro a chi non lo aveva, e così operando anche da imprenditrice, Ella ci ha insegnato un aspetto fondamentale della carità, e cioè che non passa solo per l’assistenzialismo, ma anche per la programmazione. Gli effetti benefici della sua presenza oggi avrebbero sicuramente proseguito il loro corso, con ripercussioni non indifferenti anche a livello politico-sociale, e che avrebbero senz’altro condotto ad un’unità come sviluppo naturale di un sentimento nazionale.