A Rende si vota, anzi no. Verso una proroga del commissariamento?
La proroga potrebbe addirittura andare oltre i 6 mesi, perché i procedimenti sia penali che amministrativi sono ancora in corso
RENDE – C’è fermento nella politica rendese, oltre che sulla Città Unica, partiti e movimenti d’oltre Campagnano cominciano a muoversi in vista di eventuali elezioni amministrative per la prossima primavera. Di nomi che aspirano ad una candidatura a sindaco ne cominciano a circolare, alcuni sono nomi civetta, altri addirittura ad insaputa dei diretti interessati, come per esempio nel caso della forzista Fulvia Caligiuri, attuale commissario dell’Arsac, mentre, rimanendo sempre nel centrodestra, anche Fratelli d’Italia è alla ricerca di un papabile candidato a primo cittadino.
Per quanto riguarda l’area del centrosinistra, diciamo che allo stato attuale ci potrebbero essere due coalizioni, da una parte quella che fa capo a Sandro Principe, che quasi certamente vorrà essere della partita ma nel caso in cui la sua pretesa dovesse risultare divisiva, si potrebbe ipotizzare ad un candidato di superamento, Mimmo Talarico che in questo periodo sta strizzando l’occhio al Movimento 5 Stelle, mentre l’altra coalizione di centrosinistra potrebbe essere formata da alcuni settori dell’ ex amministrazione guidata dall’allora sindaco Marcello Manna e da una parte del Pd, insieme naturalmente ad altre liste civiche di area.
Ma tutto questo fermento potrebbe essere presto smorzato, perché è pur vero che il lavoro dei tre commissari, nominati dall’ex prefetto di Cosenza, Vittoria Ciaramella in seguito allo scioglimento del Consiglio comunale per infiltrazione mafiosa, sta per scadere, però la triade commissariale potrebbe chiedere una ulteriore proroga, cosa che in molti scongiurano. Una proroga che potrebbe addirittura andare oltre i 6 mesi, perché i procedimenti sia penali che amministrativi sono ancora in corso.