Alta Velocità, Caruso alla Minasi “invece di polemizzare si unisca a noi per evitare un nuovo scippo”
Affondo del sindaco Franz Caruso a Tilde Minasi: "Invece di polemizzare, illudere e offendere parti importantissime della nostra regione, unisciti a noi per evitare un nuovo scippo alla Calabria"
COSENZA – “Le ultime dichiarazioni rilasciate dalla senatrice Tilde Minasi sulla questione dell’alta velocità ferroviaria in Calabria merita immediate e puntuali precisazioni e smentite. Innanzitutto è necessario rilevare che decisione, progetto e relative risorse per l’Alta Velocità ferroviaria Salerno – Reggio C. sono da ascrivere agli ex ministri De Micheli e Giovannini ed ai rispettivi Governi e non già a Salvini. Lo stesso tracciato “centrale” scaturiva da uno studio approfondito effettuato da RFI su incarico governativo, costato ben 35 milioni, e che ora Salvini vorrebbe considerare carta straccia“.
Lo afferma il sindaco di Cosenza Franz Caruso, che prosegue: “Ciò premesso, dopo aver chiarito alla Senatrice che una linea ad alta velocità ferroviaria deve proiettarsi in una prospettiva di sviluppo del Mezzogiorno di lungo periodo, definire “paeselli” realtà come Castrovillari, Rossano-Corigliano, la sibaritide, l’alto ionio cosentino , l’alto crotonese e la stessa area urbana Cosenza-Rende-Montalto e soprattutto la fascia ionica reggina, da sempre isolata perché senza SS106 ed Elettrificazione ionica, è assolutamente inaccettabile e rappresenta un offensivo segnale di arroganza, supponenza e ignoranza che neanche merita considerazioni di merito”.
“In realtà – prosegue Caruso – la vera presa in giro sta proprio nella modifica di tracciato rispetto alla originaria scelta. La senatrice Minasi parla di talpe per gallerie al lavoro, che riguardano però la tratta Battipaglia-Romagnano. Omette poi di dire che, invece, b. La Minasi tace, inoltre, stranamente sulla gara in corso bandita da RFI per affidamento del raddoppio della galleria Santomarco da Paola a Montalto, perché sa bene che l’opera è stata concepita come funzionale al progetto iniziale e che ne rende ancor più scriteriato lo stravolgimento”.