COSENZA – “Il 20 agosto scorso, l’asta per l’acquisto o il fitto del ramo di azienda TPL di A.M.A.CO. S.p.A. in Liquidazione Giudiziale è andata deserta; tenuto conto delle dichiarazioni rilasciate a mezzo stampa dal Curatore Fallimentare a proposito della modifica al programma di liquidazione in vista di un prossimo bando; vista inoltre l’imminente scadenza dell’esercizio provvisorio fissata al 30 settembre prossimo; considerata la comunicazione ricevuta in data odierna a mezzo pec da parte del curatore fallimentare, nella quale si disattendono totalmente gli impegni assunti, circa l’apertura di un tavolo con le OO.SS. finalizzato alla stesura del nuovo bando, questo in occasione della riunione presso la Cittadella regionale, alla presenza dell’Assessore al ramo Gianluca Gallo, dirigente di settore Giuseppe Pavone, Presidente del Consorzio CO.ME.TRA Ernesto Ferraro”. È quanto chiedono in una nota congiunta i segretari regionali di Filt CGIL Cosenza Giovanni Angotti e Fabio Ponte, FIT Cisl Cosenza Antonio Domanico e Gennaro Mandoliti e Uil Trasporti Cosenza Antonio Rota e Andrea Mazzuca
Nuovo bando preveda tutele per i lavoratori
“Atteso che per i lavoratori autoferrotranvieri è prevista la clausola sociale, preme evidenziare sin d’ora che relativamente al bando scaduto, sul quale le scriventi, comunque avevano da subito manifestato il proprio dissenso riguardo ad alcune anomale tutele perché creavano fenomeni discriminatori nei riguardi di talune categorie di lavoratori, le clausole penali e la salvaguardia occupazionale, devono prevedere le stesse tutele per tutti i lavoratori, altrimenti si andrebbe contro i principi di uguaglianza e di buona fede. Altresì evidenziato nel precedente bando, il rischio collegato direttamente ad una potenziale azienda interessata all’acquisto o al fitto del ramo T.P.L. AMACO, che avendo già una propria struttura organizzata, potrebbe facilmente sollevare il personale c.d. “fermo” ottenendo in tal modo un sostanziale risparmio economico se pur costretti a pagare delle penali.
Immobilismo di Cometra e della Regione
“Tanto ciò premesso: facendo seguito ad un’attenta analisi dello statuto del Consorzio CO.ME.TRA. e dei pareri legali, prodotti rispettivamente dalla Curatela AMACO e dallo stesso Consorzio, il quesito che le scriventi pongono all’attenzione delle SS.LL. in indirizzo, è di comprendere se vi siano fondate ragioni, che sfuggono alle scriventi, che giustifichino l’immobilismo dello stesso Consorzio COMETRA e della Regione Calabria, quest’ultima, Ente di controllo e di garanzia su tutto il trasporto pubblico regionale e locale e di conseguenza sui consorzi”.
“A tal proposito, è bene evidenziare che ai sensi dell’art. 10 dello Statuto del consorzio CO.ME.TRA., la liquidazione giudiziale di A.M.A.CO. comporterebbe di per sé l’attivazione del procedimento di esclusione della Stessa dal Consorzio, per di più si aggiunge il contenuto dell’art. 7 ai commi 1 e 2 secondo cui “le quote sociali sono liberamente trasferibili solo tra soci ovvero in caso di trasferimenti effettuati da parte del socio in favore di società controllanti o controllate, di enti pubblici e/o società da questi ultimi costituite, ovvero di soggetti acquirenti l’azienda da società a totale capitale pubblico, ed in ogni caso quale conseguenza di disposizioni di legge. In caso di trasferimento di quote a terzi, lo stesso sarà subordinato all’autorizzazione da parte dell’assemblea dei soci, secondo le modalità previste per l’ammissione di nuovi soci ….”.
I dubbi su Cometra e l’immatricolazione di 20 bus
“Inoltre, riteniamo che riveste notevole importanza, la circostanza relativa alle immatricolazioni da parte del Consorzio CO.ME.TRA. dei 20 (venti) autobus destinati al servizio pubblico della Città di Cosenza, dotandosi di conseguenza del ruolo di Gestore dei Trasporti e della conseguente iscrizione al Registro Elettronico Nazionale (REN), come impresa autorizzata all’esercizio della professione del trasporto persone, come risulta sul portale dell’automobilista. Allora, il consorzio COMETRA, seppur silente, resterebbe quindi l’unico titolato dei servizi affidati dalla Regione Calabria e quindi soggetto senz’altro idoneo a gestire il trasporto pubblico locale nella Città di Cosenza, e per tanto, si chiede, quali siano le reali motivazioni dell’immobilismo da parte dei soggetti sopra citati, che a parere di chi scrive, vanno in palese contraddizione con la normativa generale nonché con lo statuto CO.ME.TRA. ed il contratto di servizio pubblico, che invece se attuati, risulterebbero sicuramente più celeri ed idonei a garantire adeguate soluzioni da porre in atto nell’immediato”.
“In conclusione, nel manifestare sin d’ora ampia disponibilità per attuare qualsiasi soluzione praticabile nel rispetto delle norme e delle leggi vigenti, ed atteso che il contratto di servizio in essere tra Regione Calabria e CO.ME.TRA. è prorogato sino al 31 dicembre 2026, le scriventi, chiedono un urgente incontro con tutti i soggetti in indirizzo, al fine di trovare delle soluzioni immediate atte a garantire la stabilità lavorativa dei dipendenti AMACO e l’efficienza del servizio di trasporto pubblico offerto alla città di Cosenza, Certi di un celere e cortese riscontro, si ringrazia anticipatamente e si porgono distinti saluti”.