Amaco: entro il 30 settembre la soluzione, chiesto tavolo urgente al presidente Occhiuto
Il curatore fallimentare: 'entro il 30 settembre o si procede ad affittare AMACO in continuità oppure metterla sul mercato'
COSENZA – Dopo la sentenza della Corte d’Appello di Catanzaro che ha confermato il fallimento di AMACO, l’azienda di trasporto pubblico di Cosenza, a Palazzo dei Bruzi il sindaco Franz Caruso, ha incontrato i rappresentanti delle organizzazioni sindacali ed i lavoratori, alla presenza dell’assessore alla Mobilità e Trasporti, Damiano Covelli, del curatore fallimentare di AMACO, Fernando Caldiero, e del direttore della stessa AMACO, Francesco La Valle, nonché del presidente del comitato dei creditori, l’avvocato Maria Porta.
Dall’incontro è emersa la necessità di convocare urgentemente un tavolo di concertazione insieme al presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, per salvaguardare, prima d’ogni cosa, il posto di lavoro dei circa 130 dipendenti, ma preservare i lavoratori vuol dire evitare di far cessare l’attività dell’azienda stessa.
Il tutto dovrà avvenire entro e non otre il 30 settembre prossimo, data entro la quale finirà l’esercizio provvisorio.
Nel frattempo come ha spiegato il curatore fallimentare, Fernando Caldiero, entro il prossimo 31 maggio sarà depositato il programma di liquidazione, con la possibilità di affittare AMACO in continuità oppure metterla sul mercato, e qui l’amministrazione comunale spera, nel caso della seconda ipotesi di venderla ad un ente pubblico come le Ferrovie della Calabria. Allo stato attuale l’azienda sta producendo utili e sta assicurando il servizio nonostante la vetustà dei mezzi.
“L’Amministrazione comunale, oltre al tentativo di cercare di trovare soluzioni – ha sottolineato il sindaco di Cosenza – è sempre stata ed è al fianco dei lavoratori che oggi, nonostante l’esercizio provvisorio, si stanno sacrificando, tra l’altro con mezzi fatiscenti, nel garantire il servizio pubblico locale. La Regione può intervenire anche per altro”. Ha ricordato sempre Franz Caruso. “Per esempio, ci sono 20 pullman nuovi che sono fermi e che possono essere messi a disposizione di AMACO. Sarebbe veramente un bel segnale perché darebbero fiducia ai lavoratori che ritornerebbero ad operare con mezzi adeguati e richiamerebbero anche l’interesse da parte dei cittadini che sarebbero invogliati ad utilizzare il servizio pubblico”.
Caruso: “Amaco, fallimento atipico”
Quello di Amaco, Caruso lo ha definito un fallimento atipico, “perché non è il fallimento di una società commerciale qualunque, è il fallimento di una società a capitale pubblico che è espleta un servizio di trasporto pubblico locale, e lo dimostra anche il fatto che a questo incontro, non solo hanno partecipato le sigle sindacali e l’istituzione comunale quale socio unico, ma sono intervenuti, il curatore e l’avvocato che tutela e rappresenta il comitato dei creditori, proprio perché si cerca tutti quanti insieme di trovare una soluzione che possa soddisfare le esigenze della curatela, e soprattutto garantire il servizio di trasporto pubblico locale e i 122 lavoratori che sono messi seriamente a rischio”.